Mission bambini, cena a Lariofiere. Raccolti settemila euro

Oltre duecento persone hanno partecipato all’iniziativa promossa dal gruppo di volontari lecchesi

Una serata di festa, con buon cibo e una cornice suggestiva, ma soprattutto animata da un obiettivo nobile: sostenere la Fondazione Mission Bambini, che da 25 anni promuove progetti sanitari ed educativi in tutto il mondo. È quanto accaduto giovedì 11 dicembre nella splendida location del centro Lariofiere di Erba, dove il gruppo volontari di Lecco della Fondazione ha organizzato una cena solidale che ha visto la partecipazione di quasi 200 persone.

Durante la serata sono stati raccolti oltre 7.000 euro, una somma che sarà interamente destinata a sostenere i progetti di Mission Bambini. Tra una portata e l’altra, il pubblico ha potuto ascoltare testimonianze intense e cariche di significato, capaci di toccare profondamente i presenti.

Mariadele Tavola, volontaria e ambassador della Fondazione per il territorio lecchese, ha condiviso la sua recente esperienza di missione in Tanzania: «La missione è qualcosa che ti coinvolge interamente, non puoi non rimanerne toccata», ha raccontato, restituendo con semplicità la forza dell’incontro con realtà lontane ma profondamente umane.

Particolarmente commovente è stata anche la testimonianza di Marco Galbiati, membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione, che ha trasformato il dolore per la tragica perdita del figlio Riccardo in un impegno concreto a favore dei bambini cardiopatici. Un esempio tangibile di come, anche dalla morte, possa nascere nuova vita.

Nel corso della serata, Beppe Mambretti, responsabile del gruppo volontari di Lecco, ha presentato uno dei progetti attualmente sostenuti dalla Fondazione: la costruzione di un ponte in Tanzania, fondamentale per permettere ai bambini masai di raggiungere la scuola. Per la realizzazione dell’opera sono necessari 46.394 euro.

Fiore all’occhiello di Mission Bambini è il programma “Cuore di bimbi”, attivo da oltre 20 anni, che garantisce interventi cardiochirurgici salvavita nei Paesi sottosviluppati a bambini affetti da malattie cardiache congenite o acquisite, affiancando anche il personale medico locale per rendere i sistemi sanitari autonomi. Dal 2005, grazie a questo progetto, sono stati operati al cuore 2.726 bambini.

All’interno del programma si inserisce anche la realizzazione di “Casa Cuore di bimbi” presso l’ospedale Niguarda di Milano, come ha spiegato Margherita Castellan, responsabile dell’area volontariato della Fondazione. La struttura, ormai in fase di completamento e pronta a essere inaugurata nei prossimi mesi, accoglierà le famiglie dei bambini che arrivano dall’estero per sottoporsi a interventi cardiochirurgici. Un progetto reso possibile grazie al sostegno di sponsor e donatori, senza i quali – è stato sottolineato – la Fondazione non potrebbe esistere.

In un tempo in cui sembra sempre più difficile lasciarsi coinvolgere, la serata di Erba ha dimostrato che esiste ancora un forte desiderio di solidarietà e di condivisione autentica. «Siamo la dimostrazione che facciamo parte di un mondo alternativo a quello di oggi – ha concluso Beppe Mambretti – un mondo che non fa pagare il proprio egoismo ai più deboli e fragili, ovvero i bambini. Questa sera avete contribuito a essere l’antidoto a una società egoista».

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