Nuovo hub dei bus di Lecco,
pronte decine di ricorsi

A contestare il provvedimento, infatti, non sarà il condominio Monte Legnone di via Balicco bensì ognuna delle settanta famiglie che, in quanto residenti, dispongono della proprietà di una piccola parte di quell’area

Lecco

Saranno decine i ricorsi contro la delibera con cui lo scorso lunedì il consiglio comunale ha approvato l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sull’area verde di via Balicco, destinata a diventare uno dei tre nodi su cui si articolerà il nuovo hub del trasporto pubblico locale. A contestare il provvedimento, infatti, non sarà il condominio Monte Legnone bensì ognuna delle settanta famiglie che, in quanto residenti, dispongono della proprietà di una piccola parte di quell’area. «L’assemblea dei condomini di mercoledì – spiega Paolo Calato, portavoce dei residenti – è stata molto partecipata. Tutti i presenti si sono detti favorevoli a proseguire il contenzioso con il Comune. Non abbiamo nessuna intenzione nè di accogliere alcuna proposta per una cessione bonaria dell’area né di fare un qualunque accordo con il Comune perché riteniamo che, indipendentemente da un progetto che ad oggi non c’è, lì un hub dei bus non ci possa stare e il provvedimento del Comune sia una lesione dei nostri diritti. Qualora nelle prossime settimane qualcuno dei condomini dovesse cambiare idea, questo non pregiudicherebbe in alcun modo la possibilità per tutti gli altri di fare ricorso».

Da mesi il condominio ha chiesto il supporto legale dello studio del professor Mauro Renna, specializzato in diritto amministrativo, il quale si è collegato telefonicamente con i residenti durante l’assemblea di mercoledì. «Lo studio legale – sottolinea Calato - ci ha suggerito di eccepire subito la delibera del consiglio e si è detto sorpreso del riferimento alla “pubblica utilità”. Nel diritto amministrativo, infatti, la dichiarazione di “pubblica utilità” deve essere supportata da un progetto specifico e dettagliato che oggi non c’è. Tradotto: se, come emerso chiaramente durante il consiglio comunale, mancano gli studi sui flussi veicolari e pedonali, non si sa con precisione né quante linee di autobus verranno spostate in via Balicco né se i nuovi passaggi pedonali saranno sufficientemente sicuri come si fa a dichiarare che il progetto del nuovo hub dei bus, e di conseguenza l’esproprio dell’area verde, sia un atto di “pubblica utilità”? Questo sarà il primo aspetto su cui lo studio ragionerà nell’esame della delibera una volta che sarà pubblicata sull’albo pretorio» precisa Calato.

In aggiunta, lo scorso 27 giugno lo studio del professor Renna, su mandato del condominio, ha depositato un’istanza di accesso agli atti in Regione Lombardia al fine di verificare se le dichiarazioni e i documenti prodotti da palazzo Bovara durante la fase istruttoria del bando multimodale urbano, quello che ha portato al finanziamento da oltre 14 milioni di euro, siano corrette e veritiere. Il 4 luglio, invece, lo studio legale ha protocollato a palazzo Bovara delle osservazioni alla variante generale del piano di governo del territorio, che passerà in consiglio comunale per la prima volta a fine luglio. In quel documento, infatti, si prevede chiaramente la realizzazione del nuovo hub dei bus nell’area verde di via Balicco. In altre parole, la partita è solo all’inizio. Di contro, c’è da registrare l’annuncio dell’amministrazione durante l’ultimo consiglio comunale. «Con un decreto del 10 luglio la Regione ha prorogato i termini per l’accettazione del finanziamento dal 16 luglio al 29 settembre» ha spiegato l’assessore all’urbanistica Giuseppe Rusconi. In altre parole, palazzo Bovara ha più tempo a disposizione del previsto per trovare un accordo con i residenti o sviluppare l’iter per l’esproprio.

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