
Cronaca / Lecco città
Sabato 26 Luglio 2025
Nuovo Pgt, previsti a Lecco 450 appartamenti di edilizia sociale
Rusconi: «Mancano alloggi a prezzi accessibili ai giovani»
Lecco
«Ad oggi in questo piano di governo del territorio sono previsti circa 450 nuovi appartamenti di edilizia residenziale sociale». È stato senza dubbio questo il passaggio più significativo sul piano politico durante una commissione, quella dedicata alla presentazione del nuovo piano di governo del territorio, di carattere prettamente tecnico.
«Questi servizi abitativi – ha proseguito l’assessore all’urbanistica Giuseppe Rusconi – sono articolati in tre categorie: edilizia convenzionata di proprietà con locazione di almeno 5 anni, edilizia convenzionata in locazione a canone concordato per almeno vent’anni, edilizia a canone sociale o unità abitative destinate a target particolarmente fragili. La tipologia più importante per Lecco è la prima visto che il mercato delle locazioni è inesistente se non per immobili che hanno prezzi fuori mercato soprattutto per i più fragili e per i giovani. Abbiamo cercato di porre rimedio a questa stortura del mercato immobiliare».
Al di là di questo passaggio, il resto del dibattito si è concentrato sugli indirizzi che hanno guidato la realizzazione del piano, affidata ai tecnici dello studio bolognese Mate, che sarà adottato dal consiglio comunale nella seduta di lunedì 28 luglio. Due concetti, in particolare, non hanno del tutto convinto i membri della commissione: “indifferenza funzionale” e “crediti edilizi”, entrambi, come ricordato dall’assessore all’urbanistica, “previsti dalla legge regionale 12”.
«In questo momento – ha aggiunto Rusconi – il mercato degli uffici a livello europeo è morto secondo gli esperti. Con l’indifferenza funzionale se un cittadino ha un appartamento ad uso ufficio lo può rendere abitabile e trasformare in una residenza».
In altre parole, un dato immobile può essere destinato a tutte le destinazioni d’uso tranne quelle incompatibili con lo stesso o l’area in cui si trova in base alle normative o alle previsioni del piano. Ancora più complessa è la questione dei “crediti edilizi».
In sostanza, i proprietari di specifiche aree, come per esempio quelle corrispondenti agli ex comparti Falghera – Malnago e Varigione - Bonacina, possono decidere di non realizzare tutti i volumi previsti dal piano, incrementando in teoria la possibilità di tutelare/valorizzare il verde presente in queste aree. Queste quantità non realizzate diventano “crediti edilizi” che possono essere spostati in altri ambiti di rigenerazione o trasformazione. A questo si affianca lo strumento della “compensazione urbanistica”: la cessione al Comune di aree destinate a interventi di natura pubblica in cambio di una compensazione in “volumi” e non in soldi. «Sono concetti pericolosi che favoriscono la speculazione. Si rischia di veder nascere tante torri di 23/25 metri» ha osservato Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco.
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