
Rapporto 2024 sul clima: Lecco e Sondrio sempre più calde e piovose
I dati nello studio realizzato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente
Lecco e Sondrio
Lecco e Sondrio sempre più calde e piovose, in linea con il trend nazionale. Secondo il rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, il 2024 si è confermato come l’anno più caldo mai registrato in Italia dal 1961, con un’anomalia media di temperatura di +1,33 °C rispetto alla media climatica 1991–2020. Un record che trova conferma anche a livello locale: le province di Lecco e Sondrio mostrano dati in linea con il trend nazionale, evidenziando condizioni climatiche sempre più calde e con precipitazioni superiori alla norma.
Lecco: più pioggia e temperature sopra la media
Nel 2024, la provincia di Lecco ha registrato una temperatura media annua di 14,6 °C, con un’anomalia positiva di +1,1 °C rispetto alla media trentennale. Ma è sul fronte delle precipitazioni che il dato risulta particolarmente significativo: con 1933,4 mm di pioggia, Lecco ha superato del 12% la media storica. Questo dato conferma un anno non solo più caldo, ma anche sensibilmente più umido.
Sondrio: anomalie termiche elevate
Ancora più marcato l’aumento termico nella provincia di Sondrio, dove la temperatura media annua ha toccato i 14,2 °C, con una anomalia di ben +1,7 °C. Anche le precipitazioni sono state superiori alla norma, con 1313,4 mm totali e un’anomalia positiva del 10%. La Valtellina, pur restando un territorio tipicamente alpino, ha vissuto condizioni climatiche decisamente più miti rispetto al passato.
Un fenomeno nazionale
I dati locali si inseriscono in un quadro climatico nazionale allarmante: il 2024 è stato caratterizzato da anomalie termiche elevate in tutte le macroaree italiane, con punte di +1,45 °C al Centro e +1,39 °C al Sud e Isole. A livello stagionale, l’inverno si è distinto per essere il più caldo della serie storica, con +2,18 °C sopra la media. Le precipitazioni, invece, hanno mostrato una forte variabilità: abbondanti al Nord (con un surplus del +38%) e scarse al Sud (-18%), accentuando le condizioni di siccità in diverse regioni meridionali.
Implicazioni e prospettive
I dati di Lecco e Sondrio dimostrano come anche territori montani e prealpini siano ormai coinvolti nei processi di riscaldamento globale. L’innalzamento delle temperature, unito a fenomeni piovosi più intensi, comporta effetti importanti su ecosistemi, agricoltura, sicurezza idrogeologica e disponibilità di risorse idriche.
Il rapporto SNPA lancia un messaggio chiaro: il clima sta cambiando in maniera rapida e generalizzata. Le dinamiche osservate nel 2024 impongono riflessioni urgenti in materia di adattamento e mitigazione, sia a livello locale che nazionale.
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