Rissa in centro: «Lecco come Gotham city»

Lecco Gotham City. È un’immagine forte quella che Filippo Boscagli, consigliere di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, utilizza per descrivere il problema della sicurezza a Lecco. Due giorni fa, l’ennesimo episodio di una lunga serie: due giovani, con ogni probabilità minorenni e di origine straniera, che si picchiano violentemente vicino ai portici di via Volta davanti agli sguardi increduli e spaventanti dei passanti. Scene simili si sono ripetute altre due volte nell’ultimo mese. I cittadini sono ormai sconsolati, come emerge in modo chiaro sui social e per le strade.

«C’è una Lecco splendente che vuole essere la città del turismo tra lago e montagne – prosegue Boscagli -, e poi c’è una Lecco Gotham City in cui è pericoloso girare. Ci sono vie e zone che sembrano in mano a una violenza incontrollata: sulla stazione siamo ormai abituati, ma tante altre aree rimangono in mano alla violenza gratuita di pochi, che non sono nemmeno più così pochi. Non è più possibile tollerare, per la qualità di vita dei lecchesi e per la sicurezza della vita di cittadini e ragazzi, un atteggiamento di criminalità diffusa e quotidiana come quello a cui stiamo assistendo. È necessario l’intervento di tutti, dalle amministrazioni alle forze dell’ordine, per mettere fine alla condizione di una città che sta diventando irriconoscibile».

A colpire, oltre alla frequenza, è il fatto che al centro di questi scontri ci siano ragazzi giovanissimi che, quasi sempre per futili motivi, iniziano a litigare per poi passare dalle parole ai fatti, incuranti delle conseguenze. Non appena arrivano le forze dell’Ordine, quegli stessi giovani si dileguano. «Sicuramente – aggiunge Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più - si tratta di un fenomeno complesso che va analizzato in maniera seria e approfondita. Quella zona è stata teatro più volte di situazioni critiche e gli interventi promessi e messi in atto non sono stati risolutori. Non si può più fingere che la situazione sia normale: c’è qualcosa che non va e che non sta funzionando».

Da Palazzo Bovara spiegano che si tratta di una questione soprattutto di ordine pubblico, pertanto di competenza della questura. Tuttavia, nel pomeriggio di ieri una pattuglia della Polizia locale ha stazionato per un po’ sotto i portici di via Volta. «La mia famiglia – aggiunge Lorella Cesana, altro membro di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più - ha subito negli ultimi anni un paio di episodi spiacevoli che hanno lasciato strascichi di preoccupazione e timori. Il problema è molto complesso e ritengo che una soluzione, soprattutto quando si parla di minorenni o di giovani, debba coinvolgere necessariamente tutti i riferimenti sociali: politica, servizi sociali, famiglia e scuola. Solo intervenendo in sinergia si può pensare di ottenere risultati sul lungo termine. Di certo serve un maggior controllo del territorio».

Proprio sulla questione della sicurezza nell’area della stazione, due settimane fa i giovani della Lega avevano realizzato un flash mob. «La cosa preoccupante – conclude Andrea Corti, esponente del partito guidato da Matteo Salvini - è che questi episodi di violenza stanno diventando la quotidianità. Stiamo raccogliendo i frutti di anni e anni in cui si è permesso la qualunque. Personalmente ogni venerdì passo proprio sotto i portici di via volta per andare a fare lezione di inglese e ho paura. Molta paura! Non se ne può più! Lecco deve tornare una città sicura, dove uomini e donne possono girare tranquillamente».

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