Sicurezza in montagna, nuovo appello del Soccorso alpino: «Serve una pianificazione attenta»

Sicurezza in montagna, dopo i due incidenti mortali avvenuti sabato sul Resegone, il Soccorso alpino lancia un nuovo appello alla prudenza: «Serve pianificazione attenta e attrezzatura adeguata». Dall’inizio dell’anno cinque le vittime nell’area di competenza.

Lecco

Sicurezza in montagna, dopo i due incidenti mortali avvenuti sabato sul Resegone, il Soccorso alpino lancia un nuovo appello alla prudenza. Marco Anemoli, delegato responsabile della XIX Delegazione Lariana, sottolinea: «Stiamo andando verso il periodo estivo, una stagione con temperature più alte e con cambiamenti significativi nelle condizioni ambientali. In quota, i versanti a Nord presentano ancora, in alcune aree, neve e ghiaccio. È quindi fondamentale porre la massima attenzione a questi aspetti, compreso un equipaggiamento adeguato, oltre alla valutazione e alla pianificazione accurata dell’itinerario».

Dall’inizio dell’anno, in provincia di Lecco, il Soccorso alpino ha compiuto tre interventi con persone decedute durante l’attività di escursionismo. Si sale a cinque se si considera tutto il territorio di propria competenza, che comprende anche le province di Como, Varese e l’Appennino pavese. Sono dati in linea con l’anno scorso quando, quando nello stesso periodo in tutta l’area operativa della XIX Delegazione Lariana ci furono sei escursionisti deceduti.

Il Soccorso alpino da anni promuove la campagna permanente «Sicuri in montagna», per la prevenzione degli incidenti in montagna nei diversi periodi e per attività specifiche. L’invito è a consultare il sito sicurinmontagna.it per le indicazioni da parte di esperti.

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