Un museo rinnovato per Villa Manzoni

Un comitato di esperti, fra i quali l’ex ministro Bray, al lavoro per sale dedicate allo studio della lingua italiana e spazi dedicati alla casa museo, al tema del paesaggio e al romanzo

Lecco

Lavori in corso per il futuro di villa Manzoni in vista della riapertura a inizio 2026. Mentre il cantiere per la riqualificazione procede a pieno regime, è in corso anche la progettazione del nuovo percorso museale che coinvolgerà, oltre al piano terra già utilizzato in precedenza, anche alcuni locali del primo piano dell’edificio nobile, che verranno liberati proprio grazie ai lavori.

Il compito di immaginare il nuovo museo è stato affidato a un comitato scientifico composto da nomi di grande rilievo: Carlo Ossola, presidente dell’istituto Enciclopedia Italiana Treccani; Massimo Bray, direttore dello stesso istituto nonché già Ministro della Cultura; Massimo Osanna, direttore generale musei del Ministero della Cultura; Gianluigi Daccò, museologo, storico e già direttore del sistema museale urbano lecchese; Mauro Rossetto, direttore scientifico del museo manzoniano di Lecco e Mario Cucinella Architects, uno studio di architettura con alta specializzazione in progetti museografici. Il coordinamento di questo gruppo di lavoro è affidato all’architetto Giuseppina Di Gangi, dirigente dell’area cultura e turismo del comune.

«Il comitato – commenta l’assessore alla cultura Simona Piazza – si è già riunito più volte e ha effettuato diversi sopralluoghi alla villa. Serviranno ancora diversi mesi di lavoro prima di arrivare a una proposta definitiva sull’organizzazione del nuovo percorso museale. Secondo gli indirizzi che abbiamo fornito al comitato, questo percorso museale dovrà prevedere sale dedicate allo studio della lingua italiana e spazi dedicati alla casa museo, al tema del paesaggio e al romanzo. Questo mix di contenuti dovrà essere divulgato anche in forma multimediale. Durante la rassegna Lecco città dei promessi sposi ci saranno dei momenti di confronto con la città sul nuovo museo».

In questo quadro si inserisce un elemento che potrebbe cambiare radicalmente le prospettive dell’offerta turistica lecchese legata ai luoghi manzoniani: la proposta “Lucia: Luoghi, cultura, innovazione, apprendimento” è stata ammessa alla fase due del bando Emblematici maggiori di Fondazione Cariplo, la quale ha definito uno stanziamento di 1.8 milioni di euro.

Entro fine ottobre il Comune dovrà presentare il progetto dettagliato, dopodiché sarà Cariplo a decidere se finanziare o meno l’iniziativa. «Si tratta – commenta il sindaco Mauro Gattinoni – di un bel risultato, frutto di un grande lavoro di rete di circa 50 soggetti pubblici, privati e del terzo settore, dalle realtà della cultura a quelle del volontariato, da quelle educative alle imprese. Ora siamo già al lavoro per riconfigurare il progetto, attraverso specifiche attività tematiche, rispetto alla cifra stanziata, mantenendo il suo obiettivo e le sue peculiarità, ossia rilanciare il Manzoni e i luoghi dei Promessi Sposi mettendo al centro la cultura, l’innovazione e l’apprendimento».

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