Via Fiocchi, vandali al lavatoio. Imbrattato per l’ennesima volta

Belledo La struttura era stata rimessa a nuovo da “Femminile presente”. I residenti della zona: «Sono sempre gli stessi maleducati e incivili»

LECCO

Vandalismi al lavatoio di via Fiocchi: imbrattato e trasformato in una discarica.

Non c’è pace per il lavatoio rimesso a nuovo negli scorsi anni dall’associazione “Femminile presente” guidata da Irene Riva.

I residenti della zona fanno notare come, nonostante gli sforzi per tenere il luogo in ordine, non si riesca a risolvere il problema. Nel corso del tempo si sono verificati vari episodi di inciviltà e c’è anche chi scarica nel lavatoio i rifiuti.

«I soliti maleducati ed incivili a dir poco continuano ad imbrattare e rompere questa bella fontana alla faccia di chi cerca di tenerla abbastanza bene e renderla civile - sono le parole dei residenti - Uno scempio di inciviltà: mesi fa il Comune aveva incontrato i ragazzi e aveva fatto notare l’importanza di tener bene questi luoghi, senza però ottenere risultati. È necessario che vengano installate delle telecamere, o forse meglio le fototrappola per individuare questi incivili e far pagare loro il danno che arrecano alla comunità».

Una situazione complicata con i residenti che chiedono il rispetto del luogo e gruppi di ragazzi che si trovano lì e fanno quello che vogliono, e che addirittura imbrattano i muri con scritte volgari.

A febbraio dello scorso anno il lavatoio era stato danneggiato da alcuni ragazzi che ci pattinavano sopra con i roller. Una delle lastre di pietra era stata rotta, ma non si è mai trovato il colpevole.

Il lavatoio riqualificato era stato inaugurato a giugno del 2018, nell’ambito di un intervento di cittadinanza attiva che aveva visto l’associazione “Femminile presente” riconsegnare simbolicamente al Comune, proprietario del manufatto, e alla città, l’antico lavatoio completamente restaurato.

I lavori erano stati curati e diretti Valentina Gallotti, architetto, in collaborazione con i funzionari degli uffici dei lavori pubblici, e si erano avvalsi della consulenza polo di Lecco del Politecnico di Milano, e dell’apporto tecnico della scuola per muratori di Espe Lecco e di Fondazione Luigi Clerici. La riqualificazione era stata inoltre resa possibile grazie al finanziamento della Fondazione comunitaria del Lecchese e al contributo di varie aziende del territorio lecchese.

Un grande impegno che però è stato rovinato dai soliti incivili. Basterebbe propbabilmente una fototrappola ben installata per riprendere i vandali e far pagare loro il danno.

Il rischio è che non si riesca a bloccare la catena dei vandalismi e che la struttura venga ulteriormente compromessa dopo i danni già causati.

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