Via Volta assediata. «Risse e spaccio. Abbiamo paura»

In pieno centro Residenti e negozianti chiedono aiuto.«Siamo in balia di ragazzi ubriachi e aggressivi». E i commercianti adesso chiudono prima

Negozianti che chiudono prima per paura, vetrine infrante, deiezioni davanti ai portoni, sentinelle dello spaccio, continui episodi di violenza e un senso di abbandono.

La fotografia che residenti e commercianti fanno di quel che accade fra via Volta, piazza Diaz, la stazione, la zona alta di via Cavour e il parchetto della biblioteca è quella di un triangolo di città, a due passi dal Municipio, in balia di gruppi di ragazzi, perlopiù stranieri, che qui passano la giornata accampati, spesso ubriachi, con un atteggiamento aggressivo. Tanto da ingenerare timori e paure, al punto tale da preferire raccontare quel che accade, da mesi, solamente dietro anonimato.

«Si tratta di una situazione – spiega chi vive quotidianamente piazza della Stazione – che si ripete ormai quotidianamente da tempo. Sono gruppi di ragazzi, praticamente tutti da origine straniera, che in molti casi arrivano con il treno, il Besanino, e poi passano molte ore in zona, senza fare nulla e finendo sempre per litigare. In questi giorni di grande caldo si sono spostati sotto il porticato di via Volta, ma sono sempre gli stessi, sempre le stesse facce che creano problemi».

Ancora più grave la situazione per chi lavora fra via Volta e via Cavour, con i portici accanto alla stazione e la panchina “rossa” poco sotto piazza Diaz, divenuti luoghi di ritrovo e quindi epicentro dei litigi e delle aggressioni che continuano a ripetersi: «Noi – racconta un commerciante – da qualche tempo abbiamo deciso di chiudere un’ora prima per evitare il momento in cui ci sono i maggiori problemi. Quando un anno fa c’è stato il raduno dei rapper mi hanno rotto la vetrina. Sono le stesse persone che lo scorso anno si trovavano in piazza Affari e ora fanno il bello e il cattivo tempo qui, con un atteggiamento sempre aggressivo, con cui non si può parlare, a rischio della nostra incolumità. Il risultato è quello che stiamo continuamente perdendo clientela».

La lista degli atteggiamenti e dei comportamenti al limite della legalità e certamente ben oltre all’accettabile, è lunga: «Passeggiando per via Volta – raccontano i residenti – si finisce per incontrare uno di questi ragazzi che si mette a urinare sui muri del condominio e davanti alle attività commerciali. Nel parchetto della biblioteca e nella zona del passaggio del Vallo c’è attività di spaccio, ma sono organizzati con sentinelle e quindi quando si avvicina una pattuglia delle forze dell’ordine si avvisano a vicenda e parte il fuggi-fuggi».

A preoccupare ancor più sono gli episodi di violenza che continuano a ripetersi, spesso anche a causa dell’abuso di alcol che incendia gli animi e le dispute. Secondo residenti e commercianti le persone coinvolte sarebbero sempre le stesse: «Di base – sottolinea un altro commerciante – sono sempre le medesime persone, poi a volte ne arrivano di nuove ad aumentare il numero di chi si ritrovano in questa zona. L’impressione è che siano animati da una rabbia sociale, un disprezzo per le regole e le autorità e da nessuna voglia di inserirsi, studiare o lavorare».

La sensazione è quella di un peggioramento continuo: «E in questa situazione ci sentiamo abbandonati: quando chiamiamo le forze dell’ordine non sempre passano, perché dicono che hanno pochi mezzi e uomini, e quando lo fanno si limitano soltanto a identificare chi trovano. Il Comune parla di fare tanti progetti bellissimi, come alla Piccola o sul lungolago, ma non fa nulla per una situazione di degrado inaccettabile che avviene sotto la finestra del sindaco. E qui di progetti educativi o di recupero per questi ragazzi non se ne vedono, si sentono solo tante belle parole».

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