
Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 02 Maggio 2025
Brivio: creano un falso profilo del sindaco per fare truffe su Facebook
Brivio
Tentativo di truffa attraverso il profilo Facebook del sindaco di Brivio, Federico Airoldi. L’altro giorno, un meratese, amico del primo cittadino briviese su Facebook, ha ricevuto un messaggio via Messenger, l’app di messaggistica del social, simile a WhatsApp.
«Ciao. Come state oggi tu e la sua famiglia?». Un messaggio apparentemente normale, ma che ha subito insospettito l’uomo per il tono utilizzato. Sospetti che si sono fatti certezza nel momento in cui è arrivato un secondo messaggio: «È bello sentirti. Sto bene, mi tengo solo occupato a casa, ma con le cose belle, grazie. Volevo chiederti se hai notato una lettera nella tua casella di posta a casa da parte di TCF».
Alla richiesta di chiarimenti, il profilo ha dato una risposta ancora più disorientante: «È la Trust Community Foundation. Stanno dando sovvenzioni gratuite in denaro a pensionati, lavoratori, disabili, divorziati, vedove, anziani e persone con disabilità. Ne trai beneficio?».
Subito dopo, alla richiesta di chiarimenti, la conferma che si trattava di qualcosa di improbabile. «Ho ricevuto 150.000 euro dal TCF quando ho presentato domanda, non è un prestito, non devi restituirlo. Devo dirti come fare domande?», a cui è poi seguito un link.
Nel frattempo, mangiata la foglia, il contattato ha messaggiato al sindaco chiedendo conferma che non si trattasse di lui. Avuta conferma che i messaggi arrivavano da un profilo che solo apparentemente corrispondeva a quello del sindaco, ha continuato la conversazione ancora un poco senza tuttavia seguire i link per non cadere in qualche trappola.
Non è escluso che la stessa tecnica sia stata utilizzata prendendo di mira altre persone che potrebbero essere cadute nella truffa.
L’episodio è stato segnalato ai carabinieri della compagnia di Merate. Il sindaco Federico Airoldi sta valutando se sporgere denuncia dal momento che, come ha spiegato, «il mio profilo non è stato hackerato. Da quello che ho compreso, molto probabilmente, qualcuno ha creato un falso profilo “Federico Airoldi” facendosi poi passare per me».
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