Lecco: barboncino pagato, ma mai arrivato. A processo due truffatori

Alla vittima del cagnolino che tanto avrebbe voluto con sé a farle compagnia, in un periodo tra l’altro buio come l’anno del Covid, le era rimasta solo una fotografia. Un’immagine di un cucciolo che due uomini avevano usato per pubblicizzare la vendita dell’animale su internet.

Lecco

Del barboncino che tanto avrebbe voluto con sé a farle compagnia, in un periodo tra l’altro buio come l’anno del Covid, le era rimasta solo una fotografia. Un’immagine di un cucciolo che due truffatori avevano usato per pubblicizzare la vendita dell’animale su internet.

Una volta versato il denaro, un acconto da 550 euro, il cagnolino però non è mai arrivato. Cinque anni dopo (i fatti contestati risalgono al 2020 appunto) ci sono due persone a processo con l’accusa di truffa davanti al tribunale di Lecco, visto che il pagamento, avvenuto attraverso il sistema di pagamento ‘Postepay’, era stato perfezionato in una tabaccheria di Missaglia, da parte di una donna brianzola che desiderava prendere con sé un animale da compagnia, in questo caso un cucciolo di barboncino toy.

Entrambi gli imputati sono napoletani: Antonio Architravo e Bernardo Merola. Il primo dei due è detenuto, e a suo carico risultano molti trascorsi giudiziari legati a reati e accse di truffa di vario genere. La vittima della presunta truffa si era rivolta agli uffici della Questura di Monza per presentare denuncia. Successivamente si è costituita parte civile nel dibattimento di fronte al giudice Bianca Maria Bianchi. Quest’ultima ha disposto il rinvio dell’udienza alla metà di luglio, data in cui dovrebbe essere ascoltato in aula uno degli imputati.

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