Merate, attivato un gruppo di controllo di vicinato contro furti e truffe in centro

Anche il centro città ha finalmente uno scudo contro i furti e le truffe. Per il momento fanno parte del gruppo 15 persone

Merate

Anche il centro città ha finalmente uno scudo contro i furti e le truffe. Da qualche settimana, infatti, è attivo un gruppo di controllo di vicinato anche per questa zona. Per il momento ne fanno parte 15 persone ed è certamente merito dell’attuale amministrazione essere riuscita ad attivare anche attorno a piazza Prinetti un gruppo che va ad aggiungersi a quelli che da otto anni lavorano nelle frazioni.

Gli aderenti al nuovo gruppo risiedono nelle vie Vanalli, Trento, Allende, Sant’Antonio, viale Cornaggia, via dei Fiori, fratelli Cairoli, Baslini, San Vincenzo. Un’area nevralgica della città che ora può contare su una rete attenta e connessa, pronta a segnalare situazioni sospette e a collaborare con le forze dell’ordine.

«Da quando ai tempi del sindaco Andrea Massironi sono stati attivati i primi gruppi - ricorda Christian Bellenzier, coordinatore comunale dei gruppi - non era mai stato possibile trovare aderenti per il centro. Finalmente ci siamo riusciti». Si tratta di un tassello importante che va a completare un mosaico ormai piuttosto esteso che copre quasi interamente Merate.

A oggi, i gruppi attivi sono distribuiti su tutto il territorio: ci sono 14 aderenti al gruppo di Sartirana, 35 a Cassina, 28 a Brugarolo, 8 a Novate e altri 14 in viale Verdi. A Pagnano il gruppo è in fase nascente, con 3-4 persone interessate ma non ancora attive. «In totale - precisa Bellenzier - il controllo di vicinato a Merate conta su 114 iscritti. Meno dei 200 di prima della sottoscrizione del protocollo con la prefettura ma confidiamo che ne arrivino altri. Per qualcuno, la procedura di reiscrizione può essere lunga. Siamo certi che nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri». Proprio per permettere a tutti di passare dai vecchi gruppi a quelli nuovi, fino a fine giugno saranno mantenuti in funzione anche i vecchi canali WhatsApp, che successivamente verranno chiusi.

Particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuti, Bellenzier, che fin da subito aveva creduto nel progetto, dando vita al primo nucleo a Brugarolo. Per questo motivo, non si preoccupa del fatto che alcuni gruppi, come quello di Novate per esempio, abbiano pochi aderenti. «L’importante - sottolinea - è cominciare ad avere un gruppo. Poi, poco per volta, vi si aggiungeranno altre persone». Senza dimenticare che «il controllo di vicinato parte soprattutto quando una zona viene presa di mira dai ladri. Per questo motivo, i nuclei più numerosi sono a Cassina Fra’ Martino, Sartirana e Brugarolo, dove in passato ci sono stati parecchi furti. A Novate, il gruppo si era costituito in seguito a tre tentativi. Poi, però, non è più successo nulla. Per questo, probabilmente, il gruppo non è cresciuto».

Guardando al futuro, sono già in cantiere nuove attività: la ridefinizione dei coordinatori dei vari gruppi, l’organizzazione di incontri informativi con esperti per sensibilizzare su truffe e vulnerabilità, in linea con quanto previsto dall’intesa con la prefettura.

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