Robbiate, arrestato per tentato omicidio

Robbiate Prima i calci e le botte, poi la coltellata che ha ferito un quindicenne, in prognosi riservata La violenta lite al centro commerciale “Il Globo”. In carcere a Monza l’aggressore, un giovane di 27 anni

Prima si sono presi a calci e pugni, poi è “comparso” un coltello e un minorenne è finito in ospedale in terapia intensiva. Risale allo scorso 16 agosto – ma la notizia è stata diffusa solo ieri – la violenta lite nella sala giochi di un noto centro commerciale di Busnago, in provincia di Monza e Brianza, che ha fatto finire un giovane di 27 anni Davide Attanasio residente a Robbiate, disoccupato e da tempo seguito dal Centro psicosociale territoriale, in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

Le indagini

La centrale operativa dei Carabinieri di Monza, allertata tramite il numero unico per le emergenze 112, ha immediatamente inviato sul posto una pattuglia dei carabinieri della stazione di Bellusco e il personale medico, che hanno soccorso il ragazzo riverso a terra all’interno della sala giochi del “Globo”, tamponandogli una ferita provocata con un’arma da punta e da taglio all’altezza del diaframma, sul lato sinistro del torace, quindi il minore è trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico è trasferito in osservazione in terapia intensiva.

Dalle prime testimonianze raccolte dai militari, i due ragazzi, che erano all’esterno del centro commerciale, apparentemente non si conoscevano, poi all’improvviso il minore, proveniente da un confinante paese della provincia di Milano, forse infastidito dall’insistente modo di essere fissato dall’altro ragazzo, ha iniziato a proferire nei confronti dell’altro frasi minacciose. I due sono quindi venuti alle mani. Dopo una rapida sequenza di calci e pugni, il minore è stato colpito con un fendente all’addome e, tenendosi la mano sulla ferita, si è rifugiato all’interno della sala giochi accasciandosi al suolo, mentre il suo aggressore è salito in macchina e si è dato alla fuga. Il tutto sotto lo sguardo attonito di una quindicina di ragazzi.

La scena è stata immortalata dalla telecamera installata all’esterno del locale, che ha ripreso anche la targa del veicolo utilizzato dall’aggressore, dettaglio che ha permesso ai carabinieri di focalizzare l’attenzione sul ventisettenne di Robbiate.

I militari della Compagnia di Vimercate lo hanno rintracciato davanti la propria abitazione, un attimo prima di rincasare. Bloccato e perquisito, oltre a rinvenire l’arma del delitto nascosta nell’elastico dei boxer, un coltello a serramanico della lunghezza di 21 centimetri di cui 10 di lama, in tasca aveva anche due dosi di cocaina da circa mezzo grammo l’una. Inoltre, in casa deteneva senza nessuna autorizzazione due cartucce per pistola una cal. 7.65 e l’altra 9X21. Il ragazzo già in passato era stato sorpreso in strada in possesso di un taser.

Le accuse

Da qui l’arresto: il robbiatese è stato prima condotto alla caserma dei carabinieri di Bellusco, quindi, dopo la comunicazione al magistrato di turno della Procura della Repubblica, accompagnato nella serata presso il carcere di Monza in attesa di rispondere dei reati di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, porto di oggetti atti ad offendere e detenzione abusiva di munizioni. Inoltre, è stato anche segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanza stupefacenti. Giovedì scorso, 18 agosto, condotto in Tribunale, sempre a Monza, al termine dell’udienza, conclusasi con la convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari ha disposto a suo carico la misura cautelare in carcere.

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