
Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 05 Giugno 2025
Spedizione punitiva per contendersi le piazze dello spaccio: tra le vittime un marocchino con casa a Monticello
Il nordafricano è annoverato tra le parti offese nel procedimento in corso davanti al tribunale di Monza, che vede pendente la richiesta di rinvio a giudizio (con udienza preliminare fissata a fine giugno) nei confronti di otto imputati
Monticello Brianza
Un raid violentissimo, che aveva lasciato un morto e diversi feriti, nato per contendersi una piazza di spaccio nell’area metropolitana milanese. Uno scenario simile a quello raccontato in ’Gomorra’, che vedeva contrapposti due gruppi di nordafricani. Tra le vittime della feroce spedizione punitiva avvenuta a Sesto San Giovanni, nell’hinterland di Milano, il 23ottobre 2023,c’era anche Zakaria El Archi, nato in Marocco nel 1994, domiciliato a Monticello, costretto alla fuga inseguito dai proiettili. Il nordafricano è annoverato tra le parti offese nel procedimento in corso davanti al tribunale di Monza, che vede pendente la richiesta di rinvio a giudizio (con udienza preliminare fissata a fine giugno) nei confronti di otto imputati, tutti marocchini.
A questi va aggiunto anche il 34enne Hamza Haddaji, già condannato a 16 anni con il rito abbreviato per la stessa vicenda. Quest’ultimo, a differenza degli altri soggetti coinvolti, era stato individuato e bloccato il giorno successivo al fatto verificatosi di sera, in una zona periferica di Sesto, al confine con Cologno Monzese. Tra gli imputati figura anche il 29enne Nabil Kahmam, già detenuto in passato a Como, oggi latitante.
Le accuse vanno dall’omicidio alla rapina, fino al possesso d’armi. In una zona isolata in mezzo alla vegetazione, i presunti autori del blitz avevano teso un agguato a un gruppo altrettanto più esiguo numericamente, armati di un fucile, bastoni e coltelli. Era morto il 27enne Youssef Addani, mentre altri uomini (tra cui anche due cittadini libici) erano rimasti feriti con fratture e contusioni sul corpo. Altri erano riusciti a fuggire in macchina. Tra le vittime di quella notte di violenza risulta dunque anche il 31enne El Archi, di Monticello, uno dei pochi (tra imputati e parti lese) con un domicilio fisso (la maggior parte sono senza fissa dimora, o comunque riferibili ai comuni del circondario milanese).L’indagine dei carabinieri era nata dal racconto di una delle vittime. Il retroscena andrebbe cercato nella volontà di imporre il controllo nella piazza di spaccio di Cologno Monzese. Il giorno prima del fatto di sangue, un suo socio in affari avrebbe subito un pestaggio da altri connazionali che avrebbero cercato di caricarlo a forza in macchina, senza riuscirci.
Questi gli avrebbero sottratto il cellulare, con tutti i contatti dei suoi clienti dello spaccio. Lui stesso aveva ammesso di aver cominciato a spacciare hashish in un quartiere di Cologno. Incrociando altre dichiarazioni, tuttavia, erae merso che aveva pure cominciato a espandere i suoi affari, vendendo cocaina: cosa non gradita agli aggressori. All’appuntamentodel23 ottobre di due anni fa erano arrivati in sei, due su uno scooter, e gli altri su una Mazda 3 grigia, dove sedeva anche il giovane che sarebbe stato ucciso quella notte, e il 31enne di Monticello, e che era stata centrata da alcun proiettili. Appena giunti sul posto, le vittime avevano capito subito che non sarebbe stato un appuntamento “pacificatore”. Avevano perciò invertito la marcia, ma si erano trovati una decina di persone davanti a loro, armati di mazze, machete, e un fucile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA