
Cronaca / Oggiono e Brianza
Mercoledì 21 Maggio 2025
Lutto a Barzago per l’improvvisa scomparsa di «Gino» D’Ulisse
Barzago
Ha suscitato commozione e sgomento l’improvvisa morte di Virginio D’Ulisse, 83 anni, avvenuta a seguito di una caduta per la strada, forse già per un malore in atto. L’uomo era molto noto a Barzago: ai più, col nomignolo “Gino”. Era lo storico titolare dell’Impresa Edile D’Ulisse che ora porta avanti il figlio Enzo; la figlia Nadia è insegnante storica della scuola materna parrocchiale di Barzago. Oltre che per l’attività professionale, il barzaghese era conosciuto per il proprio impegno politico: era tesserato fin da giovane del Pci, il Partito Comunista, poi mantenendosi nell’area della Sinistra con l’iscrizione al Pd. Affiancava gli ideali all’impegno concreto, per esempio distinguendosi tra i volontari dell’annuale Festa dell’Unità che, in particolare a Barzago, è sempre stata di particolare richiamo, anche per l’amministrazione comunale di centrosinistra, tra le più longeve del territorio.
Virginio D’Ulisse è caduto rovinosamente oggi pomeriggio in viale Rimembranze. Le sue condizioni sono apparse subito molto serie, al punto da far intervenire i soccorsi in codice rosso, di massima gravità: sul posto si è portata un’autoambulanza della Croce Verde di Bosisio Parini, con un’automedica. L’anziano è stato stabilizzato e trasportato all’ospedale di Lecco, dove però, in breve tempo, è purtroppo subentrato il decesso.
Lo ricorda commosso Michele Bianco, consigliere comunale di Barzago: «Gino, originario dell’Abruzzo, era arrivato in Brianza all’età di 16 anni, fondando poi qui un’impresa edile molto apprezzata. Era una persona estremamente gentile, cordiale, sempre sorridente e disponibile con tutti, perciò veramente benvoluta, inserita nella comunità. Gino ha lavorato tanto, tutta la vita: praticamente - sottolinea Bianco - fino all’ultimo giorno: l’ho visto l’ultima volta mercoledì sera proprio perché eravamo insieme alla riunione organizzativa per la festa del Pd che si terrà a luglio, come tutti gli anni e di cui lui era volontario al bar, quindi mercoledì era presente ovviamente alla riunione. Ci siamo salutati come al solito, ovviamente non potendo immaginare cosa sarebbe successo l’ indomani. Anzi, proprio mercoledì sera Gino ci raccontava di questa sua storica militanza, da quando non era ancora neanche maggiorenne. Naturalmente è sempre stato un riferimento per tutti noi, per l’impegno e la dedizione. Ci mancherà, per quello che ha significato la sua presenza».
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