
Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 13 Febbraio 2025
Oggiono, via ai lavori all’ex «buco della Rex». Diventerà un parchetto
Oggiono
Cambia volto l’ex «buco della Rex»: i lavori per trasformarlo iniziano il 17 febbraio. Con 396.000 euro, il Comune darà il via alla sistemazione della voragine tuttora presente nell’area un tempo destinata al cineteatro. Il progetto, ricorda il sindaco, Chiara Narciso, prevede «vialetti e una sola porzione di area pavimentata: potrà essere utilizzata liberamente per molteplici finalità, tra cui piccole rappresentazioni teatrali, serate musicali o danzanti e, di giorno - è un’altra novità - il settore sarà a disposizione per la pratica libera di sport come skateboard e roller da parte dei ragazzi. Inoltre, lungo via Kennedy si realizzerà un nuovo marciapiede, che - prosegue il sindaco - sarà alberato grazie alla presenza di piante cresciute anche spontaneamente, in questi anni, lungo il perimetro dell’area “ex Rex” stessa. A completamento, infine, sta per iniziare la costruzione del parcheggio, progettato sempre lungo via Kennedy, a servizio peraltro della nuova caserma dei carabinieri», quest’ultima, tuttora in stallo.
Quanto alla vicenda del multisala, risale notoriamente al 2004: la società “Tornado Gest Srl” si era impegnata con l’amministrazione comunale di allora a costruire lungo la strada provinciale 51 un cinema da inaugurare entro diciotto mesi dall’inizio dei lavori, avvenuto il 7 marzo 2005. Il Comune le mise a disposizione l’area - 10mila metri quadrati, dei quali 4.100 edificabili - e “Tornado” iniziò gli scavi delle fondamenta; presto, tuttavia, si interruppe e fu dichiarata fallita nel 2007; nel 2008, la “Rex” comprò all’asta – per un milione e 300mila euro - il diritto di superficie ma, nel 2019, finì essa stessa in liquidazione.
Attualmente, la scelta dell’amministrazione comunale di creare un parco all’ingresso di Oggiono è criticata dall’opposizione politica. Per Narciso «lasciare l’area naturale, anziché trasformarla, è una scelta politica che rivendichiamo, per rendere subito fruibile da parte dei cittadini il polmone sistemato, dotato di piante ed essenze, ma non attrezzato, né limitato da attrezzature». Secondo il sindaco «vari operatori sarebbero stati interessati a costruire, lì dentro, ma noi preferiamo valorizzare ciò che la natura ha generato in questi vent’anni, appropriandosi poco a poco degli spazi lasciati dall’uomo, ovviamente tramite una riqualificazione e dando forma alla vegetazione e ai percorsi, ma senza un rigido arredo urbano». Per la minoranza, rappresentata dal consigliere di centrodestra Alessandro Negri, «in un luogo già così fortemente urbanizzato, alle porte della città e lungo due strade provinciali, servono servizi, anziché una conca verde».
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