«Che fatica trovare personale

per l’estate in Valsassina»

Da giugno ad agosto è il periodo clou del turismo

Ristoranti e hotel: «Accettano quasi solo gli stranieri»

Barzio

Si avvicina la stagione turistica. Quella, si spera, del “pienone”.

«In questi tre mesi ci giochiamo tutto» dicono all’unisono degli operatori della Valsassina. Che, da giugno ad agosto, danno occupazione anche di decine di “lavoratori stagionali”: cuochi, lavapiatti, camerieri, donne delle pulizie assunti con contratto a tempo determinato, diventato più oneroso per gli imprenditori dopo l’abolizione dei voucher.

Ma loro, ristoratori e albergatori, assumono lo stesso. Non c’è alternativa: «Senza stagionali non sapremmo come fare. La loro opera è utile solo però in estate: nel resto dei mesi dell’anno no, perché non abbiamo molti clienti».

Ma fare incontrare domande e offerta di lavoro non è semplice. Sul piatto c’è un impiego dignitoso che frutta uno stipendio decoroso e con tutti gli oneri sociali ed assicurativi pagati. E che comprende anche vitto ed alloggio gratuiti.

Ma ciò pare non interessare ai valsassinesi. Gli “stagionali” arrivano dalla Valtellina, se va bene. Meno schizzinosi gli albanesi che invece abitano da queste parti; forte la richiesta dal sud Italia anche se, poi, non tutti coloro che fanno domanda poi accettano l’impiego.

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