
Cronaca / Valsassina
Giovedì 05 Ottobre 2017
Contributi per i negozi snobbati
«Nessuno apre bottega»
Il Comune aveva stanziato 20mila euro Ogni nuova attività avrebbe ricevuto 4000 euro «Il commercio galleggia, speravamo di convincere»
Cremeno
Nessuno vuole aprire negozi a Cremeno, il Comune più popoloso dell’altopiano valsassinese con oltre mille e quattrocento residenti.
Nonostante gli incentivi proposti dal Comune - fino a quattromila euro -, a bando scaduto nessuno si è fatto avanti proponendo l’avviamento di una nuova attività commerciale. E proprio ieri riferivamo della chiusura del negozio di scarpe di Rosella Invernizzi, che ha abbassato la serranda per raggiunti limiti di età.
Un comparto in difficoltà
Ma il comparto del commercio al dettaglio è in crisi anche nei paesi dell’altopiano? Il sindaco di Cremeno, Pier Luigi Invernizzi, non la fa tanto tragica. Anche se, ammette come i colleghi di Barzio, Cassina e Moggio, non siamo certo al top. Si vive o, meglio, si sopravvive. «Non dico che i piccoli negozi accusino la crisi in maniera così accentuata da indurli a chiudere bottega. Allo stesso tempo, non ne aprono nemmeno di nuovi. Noi ci abbiamo provato - continua Invernizzi -. Certo, gli incentivi proposti nel bando non erano sufficienti a convincere qualche commerciante ad aprire un negozio. Era rivolto, più che altro, a coloro che, diciamo, potevano avere una mezza idea ed approfittare dei soldi che abbiamo nesso a disposizione. Purtroppo non è stato abbastanza»
Non ci si dispera, ma neanche si brinda. Si tira a campare con i negozi che ci sono e la cosa, vista l’aria che tira, non induce il sindaco a lanciare “gridi di allarme” sullo stato di salute del commercio al dettaglio di Cremeno.
«Il paese non è sguarnito di negozi, ma più ce ne sono e meglio è. Per l’indotto, l’economia del territorio. Abbiamo ritenuto appropriata la scelta per cui anche il Comune faccia del suo».
Le domande la settimana scorsa
Le domande per godere de contributi comunali scadevano la settimana scorsa. L’amministrazione comunale ha stanziato un importo di ventimila euro, quindi soldi per cinque nuovi negozi. Nessun interessamento. Erano ammissibili iniziative volte ad avviare nuove attività o nuove unità locali. Erano escluse le strutture ricettive non alberghiere.
Niente da fare. Bando a vuoto e intanto si guarda all’ex hotel “Maggio”, chiuso da mesi: «So che i proprietari - dice a questo proposito il sindaco Invernizzi -, sono in trattativa con privati per cedere questa attività».
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