Lecco, «Belli dentro»: inaugurata la palestra diffusa e l’area verde del carcere

L’importanza del coinvolgimento della comunità e dell’entusiasmo creatosi intorno al progetto è stata evidenziata anche da Luisa Mattina, direttrice della casa circondariale, e da Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese

Lecco

Sono stati inaugurati martedì mattina i nuovi spazi realizzati all’interno della casa circondariale di Pescarenico nell’ambito del progetto “Belli dentro” sostenuto da fondazione comunitaria nel lecchese, Rotary club Lecco, Panathlon club Lecco, banca della Valsassina, Comune di Lecco e fondazione Scola.

In tutte le tre salette socialità presenti nella casa circondariale, una per piano, è stata creata una palestra per lo svolgimento di attività fisica. «L’attività fisica – ha spiegato Roberto Butta, professionista nel settore dello sport – favorisce il miglioramento della qualità della vita delle persone. Serve costanza e motivazione per farla tutti i giorni. Era un’esigenza molto sentita dai detenuti».

In aggiunta, è stata creata un’area all’aperto con uno spazio riservato all’incontro tra i detenuti e i loro famigliari e cinque vasi in cui i detenuti potranno coltivare ortaggi che poi potranno utilizzare nella loro cucina. Le pareti di questa nuova area sono state decorate dagli studenti del liceo artistico Medardo Rosso assieme all’artista Afran. «Prima di questo progetto – ha spiegato l’architetto Enrica Quinto – l’area, compresa tra il muro esterno della casa circondariale e la cinta muraria, era un non luogo. Ora, invece, ha una forte identità. I disegni sulle pareti richiamano le montagne. Sono stati creati alcuni riquadri in cui i ragazzi hanno disegnato delle immagini espressione di libertà. Davanti agli orti sono state inserite anche delle gigantografie raffiguranti dei lavori che i detenuti potranno svolgere una volta usciti».

Sempre all’interno del progetto “Belli dentro” Afran aveva collaborato con i detenuti nella realizzazione di alcuni murales su altre pareti della casa circondariale. «Grazie a questo progetto – ha spiegato Lucio Farina, direttore del centro di servizio per il volontariato Monza – Lecco – Sondrio e garante dei diritti delle persone private della libertà personale – la scorsa estate siamo riusciti a portare un ventilatore in ogni cella. È un’iniziativa flessibile per la quale si è mossa tutta la comunità locale. Ora è dovere del personale della casa circondariale far si che questi nuovi spazi siano utilizzati così come è dovere dei detenuti tenerli bene per chi arriverà dopo».

L’importanza del coinvolgimento della comunità e dell’entusiasmo creatosi intorno al progetto è stata evidenziata anche da Luisa Mattina, direttrice della casa circondariale, e da Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione comunitaria del lecchese. «Prendersi cura dei luoghi – ha aggiunto il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni – vuole dire prendersi cura delle persone. Questo progetto è frutto di una bella intuizione della direttrice. È un investimento sui detenuti». L’inaugurazione si è poi conclusa con un rinfresco a cura degli alunni di Enaip.

212 CARCERE BELLI DENTRO. Video di redazione

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