Scuola: 400 i posti vacanti a Lecco, emergenza per il sostegno

Non solo le graduatorie non sono sufficientemente capienti, ma che i tempi di stabilizzazione saranno lunghi, da settembre a dicembre

Lecco

Ci sono 11.761 posti vacanti nelle scuole lombarde, di questi attorno ai 400 in provincia di Lecco , considerati docenti e Ata, quest’ultimi tra direttori amministrativi, personale di segreteria, assistenti tecnici e bidelli. I problemi maggiori sono sul fronte del sostegno e nelle superiori per le materie d’indirizzo da informatica a lingua tedesca.

L’obiettivo assegnato alla Lombardia è un quarto del contingente complessivo nazionale, ovvero il 24% «sappiamo già che le graduatorie non solo non sono sufficientemente capienti, ma che i tempi di stabilizzazione saranno lunghi, da settembre a dicembre. Sempre più grave l’emergenza sui posti di sostegno. L’accoppiata Ministero dell’istruzione e Ministero delle finanze - spiega la Cgil in una nota stampa - ha autorizzato il contingente per le immissioni in ruolo dei docenti: 48.504 complessivi, di cui 11.761 posti per la sola Lombardia. Il piano dell’amministrazione è quello di saturare tutti i posti autorizzati e per la Lombardia ci va vicino: 11.761 su quasi 13.000 posti garantirebbe la copertura del 91% dei posti in organico di diritto».

Non mancano varie criticità, innanzitutto le graduatorie a disposizione non sono sufficientemente capienti, ovvero ci saranno meno candidati dei posti disponibili.

«Visti i numeri e la sovrapposizione di canali di immissione in ruolo le operazioni in Lombardia, e di conseguenza su Lecco, avverranno forzatamente a rate: una parte a settembre, un’altra ad anno scolastico in corso, con i soliti disagi e rallentamenti sulle operazioni di supplenza e sulle attività didattiche ordinarie. Siamo molto preoccupati per alcune evidenti criticità - proseguono dalla Cgil - c’è una reale emergenza sui posti di sostegno: ad oggi risultano disponibili 5.090 posti, di cui ben 4.069 sulla scuola primaria. Numeri impressionanti, perché più del 25% dei posti complessivi, sono attorno ai 18mila, non è coperto da docenti stabilizzati, addirittura per la sola scuola primaria si tratta del 56% dei posti in organico di diritto (circa 7.400 posti). Per rendere poi il rapporto docente e alunno il più vicino possibile a 1:2, al fabbisogno in organico di diritto si aggiunge un contingente in deroga di circa 14 mila posti per l’adeguamento alle reali esigenze di fabbisogno».

Nei giorni scorsi l’Ufficio scolastico regionale ha fatto le prime nomine sul fronte dei dirigenti: Chiara Giraudo è la nuova preside del liceo classico e linguistico Manzoni, subentra a Maria Luisa Montagna che dal 31 agosto sarà in pensione. Nelle prossime sono previsti altri spostamenti a seguito delle richieste di trasferimento, e ci saranno anche nomine di reggenza come al comprensivo di Cremeno dove è titolare il provveditore Adamo Castelnuovo, che fino a quando avrà un incarico al regionale non potrà certo coprire il ruolo di preside.

E con la nomina di Chiara Giraudo al liceo Manzoni, resta libero il comprensivo di Costa, al quale fanno riferimento le scuole di Costa, Bulciago e Nibionno. Ed anche per il prossimo anno scolastico il comprensivo di Premana, che resta sottodimensionato non avrà un suo dirigente.

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