
Cronaca / Valsassina
Giovedì 17 Luglio 2025
Valsassina: verso un unico istituto comprensivo, sindaci al lavoro
Coinvolge anche il comprensivo “Giovanni XXIII” di Premana il progetto per unificare l’organizzazione scolastica della Valsassina
Premana
Il percorso intrapreso dai sindaci dell’alta Valsassina per trovare una soluzione all’annoso problema dell’Ics “Giovanni XXIII”, che è privo di una dirigenza stabile ed esposto ai venti dell’accorpamento, va nella direzione di creare un istituto comprensivo unico della Valsassina.
Un “progetto” che trova sponda anche nell’amministrazione provinciale dove delegato all’istruzione è Antonio Pasquini, primo cittadino di Casargo. «Ci siano trovati tra sindaci e siamo tutti d’accordo. L’autonomia di Premana rimane per l’anno scolastico 2026/27. - conferma – Ci prendiamo tutto il 2025 perché vogliamo arrivare, sentendo anche gli altri sindaci della valle, a creare un istituto comprensivo unico nella Valsassina. Ciò non significa assolutamente modificare i vari plessi che esistono oggi. È una scelta con una visuale molto più ampia».
La situazione attuale della valle vede l’Ics “San Giovanni Bosco” di Cremeno che riunisce le scuole dell’infanzia di Primaluna, Cortenova e Taceno, le elementari di Primaluna, Cortenova, Introbio, Pasturo e Cassina e le medie di Introbio e Cremeno con 835 alunni e 45 classi e il “Giovanni XXIII” di Premana con l’asilo di Margno, le elementari di Casargo e Premana e le medie di Premana con 266 alunni e 15 classi.
A Cremeno c’è la dirigenza, a Premana invece, che è sottodimensionato, c’è la reggenza che da nove anni è affidata al dirigente dell’Ics “Monsignor Luigi Vitali” di Bellano. Un unico istituto comprensivo vorrebbe dire riunire i due poli scolastici sotto un’unica dirigenza ed un unico ufficio amministrativo risolvendo la precarietà che oggi Premana, pur nella continuità di questi ultimi anni con la dirigente Lorenza Martocchi, deve scontare nell’organizzazione della didattica.
«Stiamo riflettendo – annota ancora Pasquini – su una gestione associata dei servizi scolastici tra i comuni dell’alta valle che sono sede dei plessi. Il dirigente del comprensivo della Valsassina si confronterebbe quindi con il solo delegato della gestione dei plessi dell’alta valle».
Un cammino lungo ed impegnativo nel quale i sindaci credono per la proposta che riguarderebbe il Piano di dimensionamento scolastico del triennio 2026/29 che passa prima al vaglio dell’amministrazione provinciale e poi va in Regione per l’approvazione definitiva.
«Il parere del Consiglio d’istituto dell’Ics “Giovanni XXXIII” non è vincolante. - ricorda Pasquini – Siamo tutti d’accordo su questa nostra proposta».
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