Azione Lecco: «SS36, lavori in ritardo e svincoli inadeguati»

«Come Direttivo provinciale di Azione riteniamo apprezzabile l’incontro organizzato stamani a Lecco sugli investimenti nelle infrastrutture lecchesi e sulle opere connesse a Giochi Invernali 2026. Rispetto a quanto rappresentato, tuttavia emergono delle discrepanze rilevanti con lo stato dei lavori che ci sembra doveroso segnalare», afferma il partito in una nota.

Il direttivo provinciale di Azione interviene sui lavori in corso sulla Statale 36, uno dei temi al centro degli Stati generali delle infrastrutture. «Come Direttivo provinciale di Azione riteniamo apprezzabile l’incontro organizzato stamani a Lecco sugli investimenti nelle infrastrutture lecchesi e sulle opere connesse a Giochi Invernali 2026. Rispetto a quanto rappresentato, tuttavia emergono delle discrepanze rilevanti con lo stato dei lavori che ci sembra doveroso segnalare», afferma il partito in una nota.

«Come gruppo di Azione, infatti, abbiamo effettuato un sopralluogo di una delle arterie stradali più trafficate della Lombardia: la strada statale 36, in cui dal 20 marzo 2025 stanno venendo eseguiti - secondo il cartello di cantiere - lavori di miglioramento delle condizioni di sicurezza della SS 36 dal Km 27+800 al Km 44+300 tratta Giussano-Civate. Nello specifico, rileviamo che il cartello di cantiere indica al 30 novembre 2025 la data di fine dei lavori della “pista ciclabile/ strada complanare”, opera finanziato da Anas tra le opere per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Eppure, nella conferenza di questa mattina è stato riferito che i lavori in questione verranno conclusi a gennaio 2026. E, se fosse così, ci chiediamo: quali sono le ragioni del ritardo? Come mai non è stato rettificato il cartello di cantiere? Sono stati eventualmente prorogati i termini dei titoli abilitativi edilizi?», incalza Azione.

«In merito alla SS36, teniamo a ricordare che alcuni tratti della Statale sono stati oggetto di adeguamento negli anni (in particolare il tratto da Cinisello Balsamo a Giussano), altri sono interessati da lavori in corso (si veda il tratto da Lecco fino a Colico, con diverse gallerie da rifare e/o consolidare), senza dimenticare i lavori di ampliamento o creazione di tangenziali sulla complementare SS38 che permettono di superare l’attraversamento dei centri abitati della Valtellina. Resta un tratto di SS36 sempre poco considerato ed oggetto di saltuari interventi di manutenzione nel corso dei decenni: proprio quello a due corsie che parte da Giussano e arriva sino alla rampa d’accesso del tunnel del Monte Barro a Civate, che davvero meriterebbe interventi in tempi certi. Accanto a questo intervento, occorre affrontare un altro problema fondamentale per la sicurezza del nostro territorio: gli svincoli stradali di immissione ed uscita dalla Statale», prosegue il partito.

«Alcuni svincoli della S.S. 36 risultano particolarmente critici ed inadeguati rispetto al traffico attuale: Arosio, uscita in direzione Lecco, con una stretta curva a gomito che fa seguito ad un pericoloso curvone veloce in discesa: Costa Masnaga Sud e Nord, con sottopassi inadeguati per altezza e calibro stradale; Garbagnate Monastero, con sottopasso che si allaga al primo violento acquazzone; Molteno, uscita in direzione Lecco, verso Rogeno, di fatto accessibile ai soli residenti della zona. Con obbligo per chi deve recarsi ad es. presso La Nostra Famiglia di uscire al ponte di Bosisio e tornare indietro un pezzo in direzione Milano; Altri svincoli, come ad es. quello di Suello in direzione Milano si presume siano oggetto di adeguamenti che li rendano più praticabili e meno pericolosi rispetto allo stato dell’arte. Sappiamo che la titolarità degli svincoli a volte sia in capo non solo ad ANAS ma anche altri Enti (Provincia o Comuni); eppure, a nostro avviso, lo Stato non può lavarsi le mani su una questione così rilevante».

«Non è possibile - conclude Azione - che in questa parte di ricca ed operosa Lombardia, che versa tante risorse nelle casse statali, non si trovino i soldi per adeguare i viadotti sulla S.S 36 o creare sovrappassi o svincoli che risolvano le criticità attuali. Come è stato raccontato stamattina, chi ci governa sarà in grado di trovare risorse per questa parte d’Italia con infrastrutture critiche quali la S.S. 36, la Lecco-Bergamo o il nuovo ponte sull’Adda nel rispetto del territorio meratese?»

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