Basket Lecco, si punta suoi giovani: preso il serbo Tomic, c’è Niang junior

Pavle Tomic, classe 2005, aggregato alla squadra. Meneguzzo presenta il roster, sottolineando l’importanza dei giovani e di Niang, fratello del nazionale Saliou.

Lecco

È un’ala piccola di nazionalità serba, classe 2005, e l’anno scorso militava - sempre in Divisione Regionale 1 - a Castel Maggiore, cittadina a due passi da Bologna. Si chiama Pavle Tomic ed è l’ultimo arrivo in casa bluceleste, aggregatosi giusto ieri mattina alla corte di coach Massimo Meneguzzo: «Sono in Italia da sei anni – ha spiegato il cestista – ho accumulato un po’ di esperienza a Bologna, poi quest’anno sarò a Lecco e spero di vincere questo campionato. Anche quest’estate e l’estate scorsa ho fatto un po’ di tornei “3 vs 3” dove è tutto un po’ diverso dal basket vero, ma comunque quell’esperienza può essere utile anche in quello. Sì, arrivo dalla Serbia e quando sei in Serbia vivi di basket; sono tanti i giocatori, ieri come oggi, che hanno fatto la storia della pallacanestro e spero di fare anch’io almeno un pezzettino di quello che hanno fatto loro...».

Poco più in là c’è un Massimo Meneguzzo già pronto per la nuova avventura, con idee chiarissime: «Sì, Pavle è un ragazzo che purtroppo arriva infortunato perché, lavorando quest’estate, si è “scavigliato”. Speriamo di recuperarlo al più presto. È un ragazzo che ha già fatto questo campionato in Emilia-Romagna, dando buone impressioni, per cui noi l’abbiamo fatto nostro, perché è un 2005 e perché rientra nella progettualità di quello che può essere il futuro all’interno del Basket Lecco. Ci proviamo». Sorridente prosegue nel presentare il proprio roster: «È stata costruita una squadra anche in prospettiva futura – dice – c’è la gioventù, ma bisogna lavorarci; bisogna farlo guadagnandosi anche l’esperienza che in questo momento ci manca. Sappiamo che gli altri sicuramente faranno di tutto per metterci in difficoltà, perché comunque siamo una squadra che non ci si può considerare tra le ultime e di conseguenza dobbiamo essere pronti a lottare con tutti. Però questo vuol dire anche acquisire mentalità per poi proiettarsi verso l’alto. Competitor per la C? Binzago, che l’anno scorso ha fatto un discreto campionato, come Erba: squadre competitive. Noi? Cambiando sette dodicesimi della squadra, come le altre, abbiamo fatto dei passi importanti verso l’alto. Ma è tutto da verificare, anche perché devo ammettere che per me questo campionato è sconosciuto».

E poi è arrivato Niang, il “fratello d’arte”... «Lui fondamentalmente non ha mai avuto la possibilità di provare a sfondare – prosegue Meneguzzo – per il semplice motivo che prima giocava a calcio; la sua scelta è stata una scelta diversa. Poi nella pallacanestro ha vissuto annate abbastanza alterne, ma io con lui ho già parlato, sono stato molto chiaro. C’è la massima fiducia, la massima disponibilità e ci attendiamo da lui grandi cose». E a proposito: il fratello Saliou sta emergendo pure in Nazionale... «Io sono assolutamente convinto che lui non ha limiti, dipende tutto da quello che riesce a proiettare nella sua testa e dal lavoro che farà sul suo fisico, per cui ha già provato ad andare oltre il cielo e a fare un’esperienza che sicuramente gli tornerà utile. L’anno prossimo poi sarà allenato da un super allenatore (Duško Ivanović della Virtus Bologna, ndr).»

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