Comune di Lecco e Provincia,
Lega e FdI trattano

Il Carroccio ha scelto Carlo Piazza come candidato sindaco, con l’appoggio già dichiarato di Forza Italia. Ai meloniani sarebbe stato proposta la maggioranza degli assessori. Contesa anche la presidenza di Villa Locatelli

Lecco

Si giocherà tutto in quei pochi metri che separano Villa Locatelli e palazzo Bovara il futuro del centrodestra lecchese. L’esito delle due sfide previste nel 2026, quella delle comunali di primavera e quella per la guida della Provincia, potrebbe incidere profondamente sulle prospettive della coalizione. È proprio per questo che il risiko tra le forze politiche, in corso da mesi, è ora entrato nella fase calda, tra colazioni, pranzi e missioni milanesi per consultarsi con i livelli superiori. I dadi rossi, quelli dell’attacco, sembrano al momento in mano alla Lega. Nelle scorse ore la direzione provinciale ha annunciato la ratifica unanime della decisione del circolo cittadino di promuovere il nome di Carlo Piazza per il ruolo di candidato sindaco. Al netto degli elogi al 33enne dirigente leghista di Acquate, si tratta di un importante segnale di unità interna: nel direttivo provinciale siedono alcuni esponenti della vecchia Lega per cui l’altro nome in gioco, il consigliere comunale Stefano Parolari, avrebbe potuto rappresentare un riferimento. In parallelo, sono fitte le interlocuzioni con gli altri partiti al fine di rendere concreto l’auspicio all’unità della coalizione. Interlocuzioni che, inevitabilmente, passano anche dalla spartizione dei ruoli. In questo senso, voci di corridoio raccontano di un’offerta a Fratelli d’Italia di cinque posti nella futura giunta, ovvero la maggioranza, a partire da un Filippo Boscagli vicesindaco e titolare di una delega di peso.

Di fatto, si profilerebbe lo stesso scenario della giunta regionale, dove, almeno sulla carta, la Lega presenta cinque assessori e il presidente mentre Fratelli d’Italia ha sette assessori. I meloniani, per ora, non si sbilanciano, consapevoli dei punti di forza del proprio capogruppo a palazzo Bovara. Oltre all’esperienza ventennale in consiglio comunale, Boscagli non è legato in alcun modo ad altre figure, a differenza di un Carlo Piazza che, oltre a non essere mai stato coinvolto personalmente in un’elezione, ha fatto parte degli staff di Alessandra Hofmann e Mauro Piazza.

Per questo, prima di prendere una decisione definitiva si proveranno a valutare sia i margini per una proposta alternativa per le comunali sia la possibilità di inserire altre questioni nell’accordo complessivo.

Rispetto al primo punto, si attende di capire se Lecco ideale – Lecco merita di più, che dovrebbe riunirsi a metà della settimana prossima, continuerà a sostenere la candidatura di Emilio Minuzzo, si esporrà pubblicamente per Carlo Piazza come ha già fatto Antonio Rossi oppure aprirà a Fratelli d’Italia. In parallelo, la maggioranza in giunta potrebbe non bastare ai meloniani per sostenere il candidato leghista. Si guarda alla presidenza della Provincia, con la Hofmann che scade a fine 2025 e potrebbe essere sostituita per esempio da sindaci vicini ad FdI come Riccardo Fasoli o Antonio Pasquini. Sullo sfondo, però, ci sono anche i rinnovi dei cda di Lariofiere, Apaf e Fondazione Monastero del Lavello. Dal Carroccio, di contro, si fa notare come formalmente Alessandra Hofmann sia una civica senza tessere di partito in tasca.

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