Interreg Italia-Svizzera, da Sondrio e Lecco 28 proposte

Soddisfatto l’assessore regionale Sertori: «La cooperazione transfrontaliera si conferma uno strumento importante per lo sviluppo, facilita la collaborazione tra aree limitrofe, rimuove gli ostacoli e promuove lo sviluppo economico, sociale e territoriale»

Sondrio

Sono 74 i progetti sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera che interessano tutte le provincie situate lungo i 750 chilometri di confine tra i due paesi dei quali, 64, riguardano il territorio lombardo e i restanti le altre aree coinvolte fra Piemonte, Valle d’Aosta, provincia autonoma di Bolzano e i cantoni Ticino, Grigioni e Vallese. Dei 64 progetti lombardi, le proposte progettuali giunte dalla provincia di Sondrio sono state 12, dal Lecco 16, da Como 18 e da Varese ben 28.

«Su tutti i progetti presentati - dice Massimo Sertori, assessore regionale ai Rapporti con la Confederazione elvetica - notevole interesse si è registrato in tema di ricerca e innovazione delle imprese, con 24 progetti complessivi, ma 21 anche quelli presentati nell’ambito culturale e turistico, 12 in tema di ambiente, 10 di inclusione sociale, otto sul capitolo relativo alla biodiversità, quattro in tema di cambiamento climatico e altrettanti sul rafforzamento della governance transfrontaliera e, infine, tre candidatura si sono avute sulla mobilità sostenibile».

In pratica l’attenzione dei richiedenti è diffusa sulla molteplicità di ambiti previsti dal progetto Interreg «e questo conferma che le linee di finanziamento scelte possono veramente offrire risposte concrete ai bisogni del territori di confine sia italiani sia svizzeri», osserva Sertori.

«La cooperazione transfrontaliera quindi - continua - si conferma uno strumento importante per lo sviluppo regionale, facilita la collaborazione tra regioni limitrofe, rimuove gli ostacoli e promuove lo sviluppo economico, sociale e territoriale. Ricordo che nella prima finestra dalla progettualità erano pervenute 99 proposte delle quali 60 finanziate. Ora, a un anno di distanza, sulla seconda finestra sono giunte ancora 74 proposte e questo conferma l’interesse dei territori italiani e svizzeri a dialogare e a lavorare insieme sulle opportunità comuni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA