
Mandello, centrodestra diviso sul nome per le amministrative
Mentre il centrosinistra si presenta compatto, Lega e Forza Italia contestano la civica “Il Paese di tutti” appoggiata da Fdi. Si preannuncia una sfida a quattro
Mandello del Lario
Mentre il centrosinistra è pronto e compatto per la chiamata alle urne della primavera 2026 con il gruppo “Casa Comune per Mandello democratica”, il centrodestra litiga addirittura sul nome della possibile lista che potrebbe partecipare alle amministrative.
Da un lato la civica “Il Paese di tutti” che, come dice il nome consolidato negli anni, abbraccia tutti coloro che vorranno sostenerla, ha già candidato il sindaco in carica Riccardo Fasoli per il terzo mandato e ha ottenuto l’appoggio di Fratelli d’Italia.
Dall’altro lato, Lega e Forza Italia, con i loro rappresentanti, rispettivamente Federico e Francesco Silverij, rimarcano che «non esiste alcuna adesione automatica o scontata a contenitori civici costruiti senza un reale percorso condiviso. E ancor di più lo ribadiamo nel momento in cui il progetto in questione si presenta con una denominazione “Il Paese di tutti”, che riteniamo profondamente problematica e non rappresentativa della nostra visione.
Fratelli d’Italia ha annunciato pubblicamente il proprio sostegno alla stessa lista civica, una scelta che ci appare quanto meno affrettata, soprattutto se si considera che, ad oggi, non è ancora stato avviato un vero confronto politico e programmatico tra le forze e le persone di centrodestra locali, per la quale rimane la volontà di procedere a un confronto costruttivo».
Ma non solo: «Non è una questione solo di forma. Oggi non ci troviamo né nei programmi, né nei metodi, né tantomeno nelle azioni. Non basta un’etichetta per unire sensibilità politiche differenti o per dare legittimità a un progetto che ancora non si è definito né nei contenuti né nelle modalità operative, tantomeno negli attori», proseguono i due esponenti politici.
La storia che si ripete. Nel 2015 Riccardo Fasoli, alla guida de “Il Paese di tutti”, aveva vinto le elezioni, battendo Grazia Scurria, candidata per “Casa comune per Mandello democratica”, e Maria Lidia Invernizzi, a capo di “Mandello del Lario al centro”, ovvero una civica di centrodestra che era arrivata terza, e quarto posto per il “Movimento cinque stelle” con Giovanni “Gechi” Trincavelli.
A settembre del 2020, il rinnovo slittato a fine estate considerata la pandemia in corso, aveva visto di nuovo la corsa a tre con Riccardo Fasoli e “Il Paese di tutti” che avevano fatto il bis, mentre “Casa Comune per Mandello democratica”, con candidato Sergio Balatti, era arrivata seconda conquistando però tutti i posti in minoranza, in quanto la civica “Un’altra Mandello” con Eros Goretti non aveva ottenuto i voti sufficienti per un rappresentante. Lista nata da alcuni esponenti del “Movimento 5 stelle” con l’appoggio celato di una parte di centro destra in “guerra” con Fasoli.
La prossima primavera potrebbe essere sfida a quattro con “Il Paese di tutti”, civica con l’appoggio di Fratelli d’Italia; “Casa Comune per Mandello democratica” sostenuta dal Pd; la lista di Lega e Forza Italia, e la civica che starebbe nascendo con alcuni ex grillini e rappresentanti del mondo civico “stanchi” dei partiti.
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