Regione Lombardia stanzia fondi per la sicurezza a Sondrio

L’intervento si concentra nel quartiere Piastra. Prevista installazione di porte blindate negli alloggi sfitti per prevenire nuove occupazioni irregolari

Sondrio

Un intervento mirato nel quartiere Piastra di Sondrio rientra tra le azioni previste dal nuovo piano regionale per il contrasto all’abusivismo abitativo. Regione Lombardia ha stanziato 2,9 milioni di euro, destinati alle Aler lombarde per realizzare misure di prevenzione e sicurezza nei contesti residenziali più esposti a fenomeni di occupazione irregolare. All’Aler Bergamo-Lecco-Sondrio spettano 408.064 euro e tra le prime destinazioni d’uso individuate figura proprio il complesso residenziale sondriese, dove è prevista l’installazione di porte blindate negli alloggi sfitti.

La misura – semplice ma concreta – si propone di prevenire nuove occupazioni, spesso favorite dall’accessibilità di immobili non adeguatamente protetti. Il quartiere della Piastra, non nuovo a episodi di disagio e criticità sociali, rappresenta una delle aree su cui l’Aler ha deciso di concentrare l’intervento in questa fase. Gli alloggi vuoti verranno dunque “sigillati” fisicamente, per garantire maggiore sicurezza e rispetto delle graduatorie di assegnazione.

L’azione si inserisce in un piano più ampio sostenuto anche da un ordine del giorno approvato in Consiglio regionale e presentato dalla consigliera di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina, nell’ambito dell’assestamento al bilancio 2025-2027. Il documento impegna la Giunta a rafforzare la vigilanza nei quartieri Aler, a potenziare i sistemi di videosorveglianza, ad avviare nuove guardianie presidiate da personale formato e a consolidare il nucleo operativo antiabusivi.

«Solo con un presidio costante e strutturato si può garantire la tutela dei cittadini e la legalità nei quartieri più vulnerabili», ha dichiarato Valcepina, sottolineando anche la necessità di accelerare il recupero degli alloggi liberati e di mantenerli in condizioni adeguate prima della nuova assegnazione. L’attenzione dunque, non solo alla prevenzione ma anche alla gestione attiva del patrimonio abitativo pubblico.

Dalla Giunta regionale, l’assessore alla Casa Paolo Franco ha parlato di «impegno concreto» a favore delle famiglie che rispettano le regole, mentre l’assessore alla Sicurezza Romano La Russa ha ribadito come «legalità e sicurezza siano priorità assolute», specialmente nei quartieri popolari, dove vivono molti anziani e persone fragili. Entrambi hanno evidenziato l’importanza di scoraggiare non solo le occupazioni abusive in atto, ma anche i tentativi futuri, agendo in modo preventivo e sistematico.

Nel caso di Sondrio, si tratta di un primo passo per mettere ordine in un’area spesso associata a un senso di insicurezza diffuso. Le porte blindate, in sé, non risolvono i problemi del quartiere, ma rappresentano un segnale chiaro: la tutela della legalità passa anche da scelte pratiche e da una gestione più attenta del patrimonio pubblico.

Se a queste misure seguiranno controlli regolari, investimenti nella manutenzione e un rafforzamento della presenza istituzionale sul territorio, allora sarà possibile parlare di un percorso strutturato e duraturo. Per ora si tratta di un segnale piccolo, ma concreto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA