Summit dei vertici della Lega in Valtellina: sul tavolo olimpiadi e strategie future

Il Carroccio riunito per fare il punto sulle Olimpiadi Milano Cortina 2026 e sulle battaglie politiche dei prossimi mesi, con un occhio ai fondi europei.

Mantello

La Valtellina diventa per due giorni il centro nevralgico della politica leghista. Giovedì e venerdì alla Fiorida di Mantello, si svolge infatti il ritiro dei vertici del Carroccio, un appuntamento che riunisce ministri, assessori e consiglieri regionali insieme al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Un’occasione per tracciare un bilancio a metà mandato e per discutere le strategie da mettere in campo nel prossimo futuro, con un occhio particolare alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 e alle battaglie politiche che la Lega vuole portare avanti nei prossimi mesi. Non si dice, ma sul tavolo ci sono sicuramente anche i rapporti interni al Carroccio e quelli “esterni”, con gli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Un ritiro che vede anche la partecipazione dei ministri Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli.

Il primo a sottolineare il peso del vertice valtellinese è stato l’assessore regionale Massimo Sertori, che ha ricordato come il territorio sarà presto al centro dell’attenzione mondiale. «La Valtellina è terra olimpica – ha dichiarato – e tra pochi mesi sarà oggetto di osservazione da parte di tutto il mondo. Vogliamo arrivare pronti e fare una bella figura a livello internazionale. Questo ritiro è fondamentale per i nostri consiglieri e assessori, insieme al presidente Fontana e ai ministri, per confrontarci sul lavoro fatto finora e per programmare le prossime tappe del mandato».

La prospettiva olimpica è stata ribadita anche dal governatore lombardo. «Sicuramente uno dei temi sarà quello dei Giochi, per presentare lo stato dell’arte – ha confermato Attilio Fontana – ma soprattutto vogliamo riflettere su ciò che è stato fatto in questa prima metà di mandato e prepararci per i prossimi due anni e mezzo di attività».

Non soltanto sport e infrastrutture però al centro della due giorni di Mantello. Tra i temi caldi ci sono anche sanità, politiche salariali e gestione dei fondi europei. A spiegarlo è stato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo: «Sono due giorni utili e importanti per rilanciare alcuni temi in vista del proseguo dell’attività regionale con il presidente Fontana, con la Giunta e i nostri consiglieri, ma anche per preparare le battaglie da portare a Pontida. Penso in particolare alla sanità, all’adeguamento dei salari al costo della vita e alla nostra opposizione alla centralizzazione dei fondi di coesione. Per la Lombardia si tratta di quattro miliardi in sette anni: vogliamo che siano i lombardi a decidere come spenderli, senza imposizioni dall’alto».

Il ritiro di Mantello si propone dunque come un momento di sintesi e rilancio per il Carroccio, tra esigenze amministrative e prospettive politiche. La scelta della Valtellina non è casuale: un territorio che si prepara a ospitare eventi olimpici e che per due giorni diventa laboratorio e simbolo delle ambizioni future della Lega.

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