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Mercoledì 29 Ottobre 2025
Teleriscaldamento, il PD attacca Simonetti: «Il presidente di Acinque contro il progetto di Acinque»
Il Partito Democratico critica il presidente di Acinque Energia, Stefano Simonetti, per la sua presenza ai gazebo della Lega contro il teleriscaldamento promosso da una società dello stesso gruppo Acinque. «Comportamento paradossale», dicono, e chiedono le dimissioni
Lecco
Nuovo capitolo nella polemica sul progetto del polo del Caleotto per il teleriscaldamento. Il Partito Democratico di Lecco, con una nota firmata dal segretario Manuel Tropenscovino e dal responsabile enti locali e partecipate Marco Passoni, critica duramente Stefano Simonetti, presidente di Acinque Energia, per la sua partecipazione ai gazebo della Lega contro l’iniziativa promossa da Acinque Energy Greenway, società del gruppo Acinque.
«Apprendiamo dalla stampa – scrivono Tropenscovino e Passoni – che il signor Stefano Simonetti, presidente di Acinque Energia, ha partecipato ai gazebo di raccolta firme della Lega contro il progetto del polo del Caleotto per il teleriscaldamento, promosso da Acinque Energy Greenway, società del gruppo Acinque di cui fa parte la stessa Acinque Energia».
Nella nota, il PD definisce il comportamento di Simonetti «paradossale» e «incoerente».
«Nelle immagini pubblicate, Simonetti posa accanto al cartello “No alla centrale a gas nel cuore di Lecco, firma anche tu!”, lo stesso slogan utilizzato per chiedere di fermare un progetto proprio di Acinque. Un comportamento paradossale, che definire incoerente è dire poco».
Il comunicato prosegue sottolineando il contesto politico: «Nella stessa foto compaiono altri esponenti leghisti che hanno lavorato o lavorano tuttora nelle istituzioni regionali e provinciali, enti che fanno parte del processo autorizzativo dello stesso polo energetico e che sono amministrati dal centrodestra».
Per il PD si tratterebbe di «un cortocircuito politico e istituzionale che mostra ancora una volta quanto poco conti, per certi ambienti del centrodestra, la coerenza tra parole e responsabilità».
Non manca un riferimento alla difesa del presidente Simonetti, che si sarebbe giustificato sostenendo di aver solo montato il gazebo da militante.
«Imbarazzante poi la difesa del presidente Simonetti – proseguono Tropenscovino e Passoni – che tenta di giustificarsi sostenendo di aver solo montato il gazebo da semplice militante della Lega e di essere poi andato via senza partecipare alla raccolta firme. Argomentazioni simpatiche, se la questione non fosse altamente seria».
Secondo i due esponenti del PD, «questo è l’ennesimo atto della grande farsa con la quale Lega e Forza Italia, nel totale silenzio di Fratelli d’Italia, stanno prendendo in giro i cittadini. Ai lecchesi chiedono di firmare contro il teleriscaldamento, mentre nelle istituzioni che governano danno il via libera all’opera».
E concludono con un appello diretto: «Simonetti faccia chiarezza: dica in modo netto cosa pensa del progetto di Acinque e, se lo ritiene dannoso, abbia il coraggio di trarne le conseguenze e valutare le proprie dimissioni da presidente di Acinque Energia».
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