Lariowood come il set di un film horror
Paesi fantasma e il futuro adesso fa paura

Il racconto di una pasquetta deserta sul lago più bello del mondo, abbandonato da tutti quanti. Bene il rispetto dei divieti, ma lo scenario amato dai turisti sembra lo sfondo del film “Io sono leggenda”

Il “Souvenir d’Italie” di questa Pasqua bisestile sono tre serrande abbassate e un Tricolore appeso alla terrazza. Di fronte: una strada vuota e a una scalinata bagnata da un lago piatto, increspato a tratti da refoli di vento e dal battito d’ali di qualche airone.

Sembra davvero un set cinematografico, questa Lariowood. Il remake di “Io sono leggenda”, il film con uno Will Smith sopravvissuto a una pandemia globale (quando realtà e finzione si sfiorano). E mentre lo attraversi quel set, a bordo del motoscafo della Guardia di finanza da Como a Bellagio, devi gestire le fratture dell’anima: da un lato lo stupore per la bellezza del lago più bello del mondo, per certi versi ancora più bello così incontaminato e silenzio, dall’altro l’angoscia e la tristezza di fronte alle strade deserte, le spiaggette vuote, le barche ormeggiate, gli ombrelloni dei bar chiusi, le persiane alle finestre degli hotel sbarrate, i tavolini dei ristoranti accatastati e incatenati, le strette scalinate dei borghi lariani scippate del chiacchiericcio dei turisti e dei passanti e dei residenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA