La Canottieri Lecco celebra
130 anni di storia e successi sportivi

Una serata emozionante alle Officine Badoni per ripercorrere la storia del sodalizio, tra atleti, medaglie e l’orgoglio di un’intera città

Lecco

La Canottieri Lecco? Centotrent’anni (compiuti proprio oggi) e “non sentirli”. O no? “Insomma, diciamo: sentirli eccome”, l’ironica risposta di uno spiritoso - emozionato ed emozionante - presidente del circolo remiero bluceleste Marco Cariboni, vero mattatore della serata di venerdì nella spettacolare sala conferenze delle Officine Badoni, voluta con l’organizzazione di Mauro Frigerio, la presentazione del giornalista e socio Marco Corti e l’impegno di tutti, consiglieri, soci e dipendenti, per celebrare e raccontare ben 13 decenni di una storia di persone e sportivi, edifici rinnovati e carichi di gloria (non solo sportiva), di atleti e gare, medaglie internazionali e successi nazionali. In una frase: l’imperiosa parabola del sodalizio Canottieri, capace ieri come oggi di cementare le ambizioni sportive di un capoluogo intero. Sala gremitissima con oltre trecento persone per ricordare quel 27 settembre 1895, quando un gruppo di imprenditori credette così tanto nel progetto da riuscire a reperire i fondi necessari per dare vita al sodalizio. E ieri sera, accanto al padrone di casa Cariboni, ai soci intervenuti in massa e alle autorità c’erano il prevosto don Bortolo Uberti, il prefetto Paolo Ponta, il sindaco Mauro Gattinoni e la presidente della Fondazione Comunitaria, Maria Grazia Nasazzi. E poi i tanti atleti di ieri e di oggi, come Lucia Micheli e Kwadzo Klokpah, alcuni anche collegati telefonicamente come il nuotatore Andrea Oriana, convalescente. E poi il velista Paolo Bassani, impegnato con le sue gare.

«È una ricorrenza troppo bella e troppo importante per noi lecchesi – ha esordito la Nasazzi – la Canottieri è per noi motivo di grande orgoglio, è un pezzo di storia che si respira e che continua ad emozionare con i suoi colori bellissimi: blu e celeste. Qui si respira la lecchesità, quella vera...» Quindi Cariboni, col suo intervento gravido di pathos, interrotto anche da comprensibili lacrime: «Tutto era cominciato perché dietro l’attuale Questura c’era una pista di pattinaggio su ghiaccio e quei pattinatori si chiesero cosa si potesse fare nel periodo estivo. E pensarono al canottaggio e così il 27 settembre del 1895 nel Caffè del Teatro Sociale, ecco costituita la Società Canottieri Lecco “allo scopo di contribuire allo sviluppo del canottaggio a scopo igienico”, grazie all’amicizia che univa 28 lecchesi....».

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