Lo storico
Space Shuttle Discovery
è a rischio a causa di una contesa politica relativa al luogo in cui dovrebbe essere esposto. Potrebbe infatti essere
spostato
dall’
attuale sede
del museo Smithsonian
in Virginia, al
Centro spaziale Johnson
in Texas. Il
trasferimento
viene
contestato
perché obbligherebbe a
sezionare
il
veicolo
, danneggiandolo irreparabilmente.
A dare il via alla questione relativa al trasferimento del Discovery erano stati i senatori repubblicani John Cornyn e Ted Cruz, che chiedevano di ‘riportare lo Shuttle a casa’, a Houston. La proposta inizialmente non aveva trovato grandi consensi, ma è stata poi integrata nella grande manovra di riforma del presidente americano Donald Trump, trasformata in legge il 4 luglio, e che nonostante le resistenze da parte dello Smithsonian concede solo
18 mesi
di tempo per il trasferimento.
Le
indagini
condotte dallo Smithsonian e dalla Nasa indicano che il
trasferimento
del veicolo costringerebbe a
smontarlo
in più sezioni e il
costo
del trasloco sarebbe stimato
tra 120 e 150 milioni di dollari
, esclusi i costi di costruzione di una nuova struttura in Texas per l'esposizione dello shuttle. Cifra che supera di gran lunga gli 85 milioni di dollari stanziati nel disegno di legge. Inoltre, sottolineano i responsabili dello Smithsonian e di un comitato spontaneo nato per proteggere lo Shuttle, smontare il Discovery sarebbe un
grave danno
anche all’
importanza storica
e tecnica del reperto.
Secondo i
tecnici
si rischierebbe di
danneggiare irreversibilmente
uno dei pezzi più meticolosamente conservati della storia dei voli spaziali, ad esempio con la
perdita
di alcuni elementi della
copertura termica
o il taglio dei chilometri di cavi elettrici che attraversano il veicolo. Proprio per questi motivi ha preso vita spontaneamente
online
un
gruppo di sostenitori del Discovery
che chiede di non muovere lo shuttle.
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