
L'età di una stella
, una
gigante rossa
vicina alla fine della sua vita, è stata
misurata
grazie ai suoi '
terremoti
', vale a dire minuscole
oscillazioni interne
, e per la prima volta l'età così stimata è stata messa a confronto con tecniche tradizionali, che hanno lo svantaggio di essere utilizzabili solo quando ci sono altre stelle che ruotano attorno alla prima.
Il risultato dimostra che questo metodo, chiamato
asterosismologia
, è
affidabile e accurato
, ma le
implicazioni
vanno ben oltre la semplice età di un astro: questa tecnica permetterà, infatti, di
analizzare migliaia di antiche stelle della Via Lattea
, e
ricostruire
così
l'evoluzione della nostra galassia
nel corso di migliaia di anni.
Lo studio,
pubblicato
sulla rivista Astronomy & Astrophysics, è stato
guidato dall'Italia
grazie all'Università di Bologna, con la partecipazione anche dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Misurare la massa di una
stella solitaria
è molto complicato:
se non ci sono altre stelle compagne
, infatti,
non è possibile utilizzare
il classico
metodo basato sulle leggi della gravità
. Esiste però
un altro modo
, che sfrutta le minuscole variazioni di luce causate da
oscillazioni interne
.
"Le
stelle vibrano
in modo simile a
strumenti musicali
: al loro interno si propagano
onde acustiche
che
fanno oscillare l’intera struttura
", dice Andrea Miglio dell'Università di Bologna, tra gli autori dello studio guidato da Jeppe Sinkbæk Thomsen. "Queste oscillazioni risuonano a frequenze diverse a seconda delle proprietà interne della stella, proprio come il suono di uno strumento dipende dalla sua forma, dalle dimensioni e dal materiale. Studiando queste frequenze - prosegue Miglio - possiamo determinarne la massa e quindi stimarne l’età".
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