Parisi, 'non sovrapporre la complessità della fisica a quella umana'

Occorre evitare di applicare i concetti della complessità della fisica per modellare la società umana : si rischia di ottenere " risultati aberranti ". E' uno dei concetti chiave espressi dal premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi intervenuto al convegno ‘Dall'Uno ai Molti: Caratteristiche Emergenti della Complessità’ che si è svolto all’Università Sapienza di Roma.

“Molto spesso c’è stata e continua a esserci un ’influenza reciproca tra le varie discipline , sia quelle scientifiche che quelle umane , con il sociale . Novità e scoperte che vengono assorbite e che poi tendono a formare le idee del tempo in cui viviamo”, ha detto Parisi dialogando con il presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roberto Antonelli, e il giornalista Pietro Del Soldà. Fenomeno ben rappresentato nel secolo scorso con le novità introdotte dalla psicoanalisi o nell’ arte con il futurismo che proponevano una rottura con il passato suggerendo in qualche modo di superare, e in parte cancellare, il passato per ripartire in direzioni completamente nuove.

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