Identificato il
regista
che guida la
rigenerazione
di
interi arti
nella
salamandra messicana axolotl
: è il
sistema nervoso simpatico
(lo stesso coinvolto nella reazione 'combatti o fuggi'), che attraverso il
rilascio
degli
ormoni
adrenalina e noradrenalina
attiva
le
cellule staminali
in tutto il corpo
, e non solo nel sito della lesione. Lo indica lo studio
pubblicato
sulla rivista Cell dai ricercatori di Harvard. I risultati aprono alla
possibilità
che
anche negli esseri umani
possa esistere un meccanismo analogo, spento dall’evoluzione ma
potenzialmente riattivabile
per stimolare la rigenerazione dei tessuti e aprire
nuove frontiere
nella
medicina rigenerativa
.
"Abbiamo dimostrato l'importanza dell'ormone
adrenalina
, che segnala lo stress, nel
preparare le cellule
alla
rigenerazione
", afferma il ricercatore Duygu Payzin-Dogru. "Poiché l'adrenalina è presente anche negli esseri umani, questo ci dice che possiamo cooptare alcune cose che abbiamo trovato nell'axolotl per migliorare i risultati rigenerativi negli esseri umani. Abbiamo alcuni degli stessi componenti e
dobbiamo
solo
capire
il modo giusto per
implementarli
".
Lo studio è il
culmine di anni di ricerche
del laboratorio guidato da Jessica Whited, che nel
2018
aveva già dimostrato come l
'amputazione di un arto
nella
salamandra
axolotl inneschi una
proliferazione cellulare in tutto il corpo
, anche negli arti e negli organi rimasti illesi. Il team ha impiegato più di
sei anni
a
decifrare i meccanismi
che regolano questa risposta, coinvolgendo quasi una quarantina di ricercatori.
I risultati dimostrano che
la rigenerazione è guidata dal sistema nervoso simpatico
, che controlla anche le risposte involontarie come la frequenza cardiaca, la respirazione e la circolazione sanguigna durante periodi di forte stress. Attraverso l
'adrenalina
e la
noradrenalina
, il sistema
attiva
le
cellule staminali
e
altre cellule progenitrici
'preparando' gli altri arti illesi a rigenerarsi più rapidamente, una capacità che potrebbe aiutare le salamandre a sopravvivere in natura. I ricercatori hanno scoperto che le cellule attivate riconfigurano la loro architettura del Dna per rendere alcuni geni più facili da attivare, preparandoli così per la futura rigenerazione. Questa attivazione, però, dura per un periodo di tempo limitato.
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