Tante parole e pochi fatti
Cosa serve per il Paese

Per anni l’ Automobil Club tedesco (ADAC) ha chiesto alle autorità italiane di poter testare il livello di sicurezza delle gallerie sulla rete stradale della penisola. Permesso regolarmente negato. Finchè nel 2003, ovvero diciassette anni fa, una squadra di tecnici inviata da Monaco di Baviera di nascosto si mette a controllare i tunnel. Naturalmente nessuno se ne accorge fin quando non viene pubblicato il bollettino dell’associazione dove si scopre che la maggior parte delle gallerie non dispone di impianti di sicurezza e di vie di fuga previste dalla normativa. Succede un incendio come quello del tunnel del Gottardo del 24 ottobre del 2001 e nei tunnel italiani gli automobilisti malcapitati farebbero la fine del topo in trappola. La denuncia non sortisce effetti.

Passano quindici anni e il ponte Morandi crolla. A quel punto le autorità preposte alla sicurezza si destano dal grande sonno, nel frattempo divenuto incubo. Hanno sulla coscienza 43 morti, vittime dell’ incuria. Il 30 dicembre dello scorso anno crolla la galleria Bertè dell’A26.

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