
Ansa Tecnologia
Lunedì 07 Luglio 2025
Un nuovo interruttore genetico regola lo sviluppo dell’embrione
Scoperto un
nuovo interruttore molecolare
specializzato nel
controllare
l’attività di alcuni
geni chiave
nello
sviluppo dell’embrione
, Il risultato, che apre potenzialmente a
nuovi approcci
contro le
malattie genetiche
, si deve alla ricerca guidata da Irène Amblard e Vicki Metzis, del britannico Medical Research Council, e
pubblicata
sulla rivista Developmental Cell.
Nel
Dna
sono contenute tutte le
istruzioni
per far funzionare una
cellula
, utilizzate in modo differente in base alla
funzione
che deve svolgere quella determinata cellula. Ad esempio, le cellule degli occhi e della mano ospitano gli stessi geni, ma li
esprimono in modo diverso
. Comprendere il
meccanismo
che determina
quali geni ogni cellula deve ‘accendere’ e quali deve lasciare ‘spenti’
è uno degli obiettivi più importanti delle ricerche lo
sviluppo embrionale
.
Di questi
interruttori genetici
si è compreso ancora poco e quasi certamente un ruolo chiave è nel cosiddetto
Dna non codificante
, ossia Dna che non contiene istruzioni per creare delle proteine e che fino a qualche tempo fa si riteneva grosso modo come una sorta di spazzatura, residuo dei processi evolutivi. Ma negli ultimi anni se ne sta scoprendo sempre più l’importanza, tanto che recentemente è stato anche rilasciato lo strumento
AlphaGenome
di Deep Mind ideato proprio per migliorare la comprensione di queste sequenze genetiche.
Concentrando i loro sforzi su uno specifico gene, chiamato
Cdx2
, i ricercatori britannici hanno ora scoperto l’esistenza di un
sofisticato interruttore
che ne
governa l’espressione
. Un vero e proprio dimmer, come gli interruttori che consentono di regolare l’intensità di luce di una lampadina, e che agisce regolando l’espressione di Cdx2 delle cellule presenti nel midollo spinale.
L’attivazione di questo interruttore negli
embrioni di topo
ne determina lo
sviluppo corretto
. “Siamo entusiasti – ha detto Metzis – perché ricerche precedenti suggeriscono che il nostro genoma potrebbe ospitare molti tipi diversi di elementi che regolano finemente l'espressione genica, ma non sono stati facili da identificare. Se riusciamo ad affrontare questa sfida, avremo un enorme potenziale per sbloccare nuovi modi di trattare le malattie, regolando finemente l'espressione genica dove e quando è necessario”.
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