Un
minisensore
simile a un
piercing
applicato al
naso
per sostituire i più ingombranti e invasivi sistemi usati finora per
monitorare la respirazione
: si chiama Smart Septum, è statp realizzato nell'Università di Tor Vergata, nell'ambito del programma Rome Technopole, e presentato alla Maker Faire Roma, l'evento dedicato all'innovazione in programma fino al 19 ottobre al Gazometro Ostiense.
"Oggi il
monitoraggio del respiro
viene eseguito con tubicini che vengono inseriti nel naso, un metodo
poco confortevole
che limita i movimenti e che può essere molto fastidioso, in particolare per un bambino", ha detto Gaetano Marrocco, dell'Università di Tor Vergata e tra gli ideatori del progetto. L'idea è
miniaturizzare la strumentazione
e inserirla in una sorta di
anellino
che
aderisce alle narici
, in grado di
registrare
i dati relativi alla respirazione e dialogare attraverso un
'antenna
.
Il sensore è piccolo e leggero, anche perché non ha batterie : a garantire l'alimentazione è un dispositivo esterno che riesce a fornire energia senza fili, sotto forma di onde elettromagnetiche. "Una possibilità - ha aggiunto Marrocco - è anche prendere dati anche in movimento, simile a un Holter ma dedicato alla respirazione, anche quando si fa ad esempio attività sportiva". Una soluzione ancora in fase di prototipo ma che presto verrà sperimentato all'interno per Policlinico di Tor Vergata e che poi potrebbe trovare ulteriori sviluppi e applicazioni.
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