
Ansa Tecnologia
Giovedì 04 Settembre 2025
Un uomo paralizzato torna a bere con l'arto robotico extra
Aggiungere un arto robotico 'extra' capace di muoversi, manipolare oggetti e trasmettere il tatto, il tutto senza impianti fissi: è l'obiettivo raggiunto dal gruppo di ricerca guidato da Domenico Prattichizzo, dell'Università di Siena che in occasione di Automatica.it 2025 a Perugia ha presentato i nuovi risultati del progetto europeo Haria che ha permesso a un paziente con un braccio paralizzato di versare l'acqua in un bicchiere usando un braccio artificiale.
"Per il paziente, di cui al momento non possiamo divulgare il nome dato che lo studio è ancora in fase di pubblicazione, è stata un'emozione indescrivibile", ha detto all'ANSA Maria Pozzi, dell'Università di Siena, che ha presentato i risultati di Haria alla platea. Il traguardo è stato ottenuto da un paziente di un ospedale spagnolo, colpito da un ictus che lo ha portato a perdere completamente il controllo e la sensibilità di un braccia ma che grazie al dispositivo sviluppato da Haria ha potuto pochi giorni fa iniziare a controllare con un successo un suo nuovo braccio, un braccio robotico.
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