
I tecnici della Nasa sono riusciti a
ripristinare
un
set di propulsori
a bordo della
sonda Voyager-1
che erano
considerati inutilizzabili da più di vent'anni
: questo
inaspettato successo
, ottenuto
poco prima di uno stop programmato delle comunicazioni con la Terra
, permetterà alla storica sonda di
mantenere il corretto orientamento
nello spazio interstellare anche se nei prossimi mesi dovessero bloccarsi i propulsori anti-rollio usati finora.
Le sonde Voyager, lanciate nel
1977
, sono i
veicoli spaziali più lontani dalla Terra
e stanno
sfrecciando
nello spazio interstellare a
56.000 chilometri orari
e mantengono il giusto orientamento per comunicare con la Terra grazie a diversi set di propulsori. I
propulsori anti-rollio
principali di Voyager-1 avevano
smesso di funzionare nel 2004
dopo una perdita di potenza in due piccoli riscaldatori interni. Allora gli ingegneri della Nasa avevano considerato questi propulsori irrecuperabili e avevano optato per l'attivazione del set di riserva.
A distanza di anni, si è osservato un
accumulo di residui
nei tubi dove passa il carburante e questo ha fatto
temere
che anche i
propulsori di riserva potessero smettere di funzionare
nel prossimo autunno. Per questo i tecnici della Nasa hanno deciso di
riesaminare il guasto
che vent'anni fa aveva messo ko i propulsori principali, sospettando che un disturbo inaspettato nei circuiti di alimentazione dei riscaldatori potesse aver spostato un interruttore nella posizione sbagliata. Riportandolo nella posizione originale, sono infatti riusciti a riattivare i propulsori primari.
L'operazione è andata a buon fine prima della fatidica data del
4 maggio
in cui è iniziato un
periodo di pausa
nelle comunicazioni con la Terra: DSS-43, l'antenna di Canberra che invia comandi alle sonde Voyager, è stata messa in standby per aggiornamenti tecnici che richiederanno diversi mesi di tempo.
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