
(ANSA) - MILANO, 25 SET - Gli interventi selvicolturali sostenibili rendono gli alberi più stabili e resistenti al cambiamento climatico. È quanto emerge dal primo anno di monitoraggio del progetto Rigenera Boschi di Sorgenia, realizzato insieme all'Università degli Studi di Milano e a Pefc Italia attraverso innovativi sensori (Tree Talker) installati in cinque aree forestali del Paese. Lo studio è attualmente in corso in cinque boschi, individuati insieme a Pefc Italia, collocati in sei regioni italiane: Parco Nord Milano (Lombardia), Bosco di Forlì-Bertinoro dell'Istituto Diocesano Sostentamento Clero di Forlì-Bertinoro (Emilia-Romagna), Unione dei Comuni montana Colline Metallifere (Toscana), Parco naturale regionale Bosco Incoronata (Puglia) e Parco Nazionale del Pollino che si estende tra Calabria e Basilicata.
I dati indicano che in quattro siti su cinque gli alberi monitorati crescono di più nei boschi gestiti rispetto a quelli lasciati a libera evoluzione, con un picco del +43% nel Parco nazionale del Pollino. Ogni dispositivo, grande come uno smartphone e applicato al tronco, ha misurato ogni ora i parametri vitali e fisici di ogni singolo albero, consentendo l'analisi di quattro indicatori principali, ovvero accrescimento del diametro, flusso linfatico, attività fotosintetica della chioma e stabilità meccanica. Oltre alla crescita, la gestione calibrata aumenta la stabilità meccanica delle piante, riducendo l'oscillazione dei fusti in caso di caldo e siccità e rafforzando così la resilienza agli eventi climatici estremi.
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