Polimi, su nucleare adeguare quadro regolatorio a quello Ue

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Una quadro regolatorio certo, efficiente ed adeguato alla normativa dei paesi che sono operativi nel nucleare. E' quanto chiedono gli operatori come emerge dallo studio dell'Energy&Strategy della Polimi School of Management . Il Ddl inviato alle Camere, con l'intento di accelerare un nuovo quadro normativo, spiega lo studio del Politecnico di Milano, racchiude interventi che spaziano dalla creazione di un'autorità indipendente alla revisione normativa, dalla definizione dei siti alla gestione dei rifiuti radioattivi, fino al supporto alla ricerca e allo sviluppo industriale.

L'analisi evidenzia le principali criticità che gli operatori ritengono urgente affrontare per rendere realistico un programma nucleare nazionale, soprattutto in vista degli obiettivi del PNIEC 2024 (400 MW al 2035, fino a 8 GW al 2050). Innanzitutto, il quadro normativo italiano va allineato a quello dei Paesi europei con capacità nucleare operativa, anche perché i nuovi reattori necessitano di un framework legislativo dedicato; la lunghezza degli iter autorizzativi, al momento superiori ai 12 mesi anche per impianti di rinnovabili, deve tendere ai benchmark internazionali e vanno identificati siti idonei dove costruire gli impianti.

Di conseguenza, gli operatori si aspettano: la definizione di un nuovo quadro legislativo chiaro, stabile e coerente con gli standard internazionali; l'introduzione di procedure autorizzative semplificate, armonizzate con le best practice europee; il rafforzamento della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile come luogo di coordinamento tecnico-scientifico; chiare garanzie finanziarie e strumenti di supporto agli investimenti, in linea con i modelli adottati nei Paesi leader; il coinvolgimento strutturato della filiera industriale italiana nei programmi dimostrativi europei (SMR/AMR); iniziative di comunicazione e trasparenza pubblica per aumentare l'accettabilità sociale. (ANSA).

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