
Ansa Tecnologia
Giovedì 17 Luglio 2025
Al via Invictus, il progetto dell'Esa per uno spazioplano ipersonico
Parte '
Invictus
', il programma di ricerca dell'Agenzia Spaziale Europea che mira a sviluppare un veicolo aerospaziale
sperimentale
in grado di
volare a Mach 5
(una
velocità
pari a
cinque volte quella del suono
). Il velivolo, a
decollo orizzontale
e
completamente riutilizzabile
, rappresenterà una svolta per la mobilità, la difesa e anche l'accesso allo spazio, come rileva l'Esa in una nota.
Il programma è condotto da un
consorzio
guidato dall’azienda britannica Frazer-Nash ed è cofinanziato attraverso i programmi Gstp (General Support Technology Programme) e Tde (Technology Development Element) dell’Esa.
Il
velivolo
sarà una
piattaforma sperimentale
che permetterà all'industria, alle agenzie e al mondo accademico di
testare tecnologie chiave
per il
volo ipersonico prolungato nell'atmosfera
; inoltre sarà aggiornabile, consentendo lo scambio di materiali, software e sistemi di propulsione tra le campagne di test di volo.
"Il programma Invictus dimostrerà l'idoneità di un
sistema di propulsione
ad
aria preraffreddata
alimentato a
idrogeno
per il decollo orizzontale e il volo ipersonico", osserva David Perigo dell'Esa, responsabile tecnico del programma. "Fornirà un'
opportunità preziosa
per
testare
l'
intero percorso
del
flusso del motore
, dall'aspirazione al postbruciatore, a grandezza naturale in un velivolo integrato".
"Il
volo ipersonico
non è solo la
nuova frontiera dell'aerospazio
, ma anche la
porta d'accesso
a un
nuovo paradigma
di
mobilità
,
difesa
e
accesso allo spazio
", sottolinea Tommaso Ghidini, responsabile del dipartimento di Meccanica dell'Esa. "Con Invictus, l'Europa coglie l'opportunità di essere leader in
tecnologie
che
ridefiniranno
il
nostro modo di muoverci sul pianeta
e di andare oltre. Padroneggiando la propulsione ad aria riutilizzabile, stiamo gettando le basi per velivoli che decollano come aerei e raggiungono l'orbita come razzi, rivoluzionando sia il trasporto terrestre che quello orbitale. È qui che l'innovazione a duplice uso incontra l'autonomia strategica."
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