Artico, le polveri cosmiche raccontano la storia dei ghiacci

Le polveri cosmiche cadute sulla Terra raccontano una storia inedita dei ghiacci dell' Artico : a usare questi materiali cosmici accumulati nei sedimenti per ricostruire gli ultimi 300mila anni di espansione e contrazione dei ghiacci è lo studio guidato da Frankie Pavia, dell’Università di Washington, e pubblicato sulla rivista  Science.

Il nostro pianeta viene continuamente colpito da polveri cosmiche lasciate dal passaggio delle comete oppure trasportate nello spazio interstellare da violente esplosioni stellari , le cui tracce possono essere riconosciute grazie alla presenza di particolari isotopi , ossia varianti di alcuni atomi con peso specifico differente. Una di queste firme è il cosiddetto elio-3 che non esiste naturalmente sulla Terra.

Cercando le deboli tracce di elio-3 presenti nei sedimenti marini in più siti attorno al Circolo polare artico , anche sotto i ghiacci, i ricercatori sono riusciti a mapparne la concentrazione e scoprire come la presenza di elio-3 nei sedimenti è inversamente collegata alla presenza di una copertura di ghiaccio in quella zona di mare.

In altre parole, la presenza o meno di elio-3 nei sedimenti ha permesso di ricostruire la storia dell’ estensione dei ghiacci artici risalendo indietro nel tempo fino a 300mila anni fa. I dati mostrano che durante l 'ultima era glaciale , l' Oceano Artico centrale è sempre rimasto coperto di ghiaccio marino per tutto l'anno , poi circa 15mila anni fa , quando l'Artico ha iniziato a riscaldarsi il ghiaccio ha iniziato a ritirarsi , con una copertura stagionale. Dopo una piccola fase di controtendenza, il ghiaccio marino è andato via via riducendosi e accelerando negli ultimi decenni .

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