Cerotti con decine di milioni di nanoaghi per sostituire le biopsie

Le biopsie , tra le procedure mediche più comuni al mondo eseguite milioni di volte all'anno, potrebbero essere sostituite da cerotti rivestiti con decine di milioni di nanoaghi , mille  volte più sottili di un capello umano, che offrono un' alternativa indolore e molto meno invasiva per rilevare e monitorare malattie come i tumori . Li hanno messi a punto ricercatori coordinati dall'italiano Ciro Chiappini del King's College di Londra, che hanno pubblicato i risultati ottenuti sulla rivista Nature Nanotechnology. Realizzati con la stessa tecnica usata per i chip dei computer, i nanoaghi possono essere integrati, oltre che nei cerotti, anche in comunissimi endoscopi , bende e lenti a contatto .

"Lavoriamo sui nanoaghi da 12 anni, ma questo è il nostro sviluppo più entusiasmante finora", afferma Chiappini. "Apre un mondo di possibilità per le persone affette da tumore al cervello , Alzheimer e per il progresso della medicina personalizzata . Permetterà ai ricercatori, e in seguito ai medici, di studiare le malattie in tempo reale - aggiunge - come mai prima d'ora".

Oltre ad essere invasive, le biopsie tradizionali rimuovono piccoli frammenti di tessuto, e questo limita la frequenza e l'accuratezza con cui è possibile svolgere questi esami. Il problema verrebbe completamente risolto dai nuovi cerotti: i nanoaghi non rimuovono né danneggiano i tessuti , fornendo al contempo le loro ' impronte molecolari '. "E poiché il processo non distrugge il tessuto , possiamo campionare lo stesso più volte, cosa - commenta Chiappini - che prima era impossibile".

Secondo gli autori dello studio, questa tecnologia potrebbe essere utilizzata anche durante le operazioni chirurgiche al cervello , per aiutare i medici a prendere decisioni rapide e precise. Ad esempio, applicando il cerotto su un'area sospetta si potrebbero ottenere risultati entro 20 minuti, e guidare così le decisioni in tempo reale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA