La prima
analisi congiunta
dei
dati
prodotti da due dei più grandi
esperimenti internazionali
sui
neutrini
,
NOvA
negli Stati Uniti e
T2K
in Giappone, ha permesso di
ottenere
alcune delle
misure più precise
mai realizzate su queste misteriose
particelle
subatomiche,
cruciali per capire
il
predominio della materia sull'antimateria
nell'universo ma molto difficili da studiare a causa della loro debole interazione con la materia stessa. Il risultato è
pubblicato
sulla rivista Nature da un team internazionale a cui partecipano ricercatori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare di Roma, Napoli, Padova e Bari.
Subito
dopo il Big Bang
, materia e antimateria dovrebbero essersi
formate in ugual misura
. Eppure, oggi l'universo osservabile è dominato dalla materia. Una possibile spiegazione risiede in un comportamento asimmetrico tra neutrini e i loro equivalenti di antimateria, gli antineutrini.
I due esperimenti NOvA e T2K osservano come i neutrini '
oscillano
'
cambiando 'sapore' (cioè tipologia)
mentre viaggiano per centinaia di chilometri nella crosta terrestre: NOvA invia un fascio di neutrini dal Fermilab, vicino Chicago, fino al Minnesota; T2K li spedisce dalla città di Tokai, nel Giappone centrale, fino a Kamioka.
Unendo i dati, i ricercatori sono riusciti a
restringere le possibilità
su questioni fondamentali, come le masse dei neutrini e le eventuali differenze (asimmetrie) nelle oscillazioni di neutrini e antineutrini. Al momento i risultati non sono definitivi, ma riducono in modo significativo l'incertezza.
Il
prossimo grande passo
sarà l'avvio di
nuovi esperimenti
, come Dune negli Stati Uniti e Hyper-Kamiokande in Giappone, previsti per i primi anni del 2030. Con tecnologie più avanzate, potrebbero fornire risposte decisive su come è nato l'universo così come lo conosciamo oggi.
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