Dalla
meteorologia
all'
istruzione
, passando per i
laboratori scientifici
, l'
intelligenza artificiale
si prepara a tradursi in
applicazioni pratiche
che potranno avere un
impatto
sempre più
concreto
sulla
società
. Per questo è importante prepararsi: dai progettisti dei modelli, che dovranno comportarsi in modo
responsabile
, fino a
regole
che permettano di tutelate chi li utilizza. E' lo scenario emerso al termine della conferenza organizzata a Varsavia da Google Reserch@Poland, la prima mai organizzata in Europa dall'azienda di Mountain View.
"Abbiamo un
ruolo
nel
plasmare il futuro
. L'IA è una
tecnologia potente
, che desta discussioni e preoccupazioni e per questo penso che dovremmo considerare seriamente alcune
normative sulla sicurezza
dell'IA, in relazione per esempio al rischio che possa essere utilizzata da malintenzionati", ha detto Yossi Matias, vicepresidente di Google e responsabile di Google Research.
La
meteorologia
è fra i settori in cui le applicazioni dell'IA sono pù vicine. Si chiama
Earth AI
il modello di IA addestrato con dati meteorologici, geologici e geofisici, al quale ricercatori, amministratori locali e cittadini potranno porre domande sul rischio di eventi come tempeste e inondazioni.
Con
AI co-scientist
l'intelligenza artificiale è invece pronta a entrare nei
laboratori scientifici
per affiancare i ricercatori come un assistente virtuale e, con il passare del tempo, potrebbe anche influenzare concretamente il modo in cui si fa ricerca. "Mi aspetto che l'IA abbia un impatto concreto nel tempo. Siamo ancora agli inizi, ovviamente, ma abbiamo alcuni esempi incoraggianti sul potenziale di questi strumenti", ha osservato Matias.
Queste possibilità promettono di accelerare la ricerca in ogni campo, aiutando a risolvere problemi e a porre nuove domande in circolo virtuoso, che Matias chiama "
ciclo magico della ricerca
".
Calcolo quantistico
,
neuroscienze
e
ricerca sui farmaci
potrebbero essere fra i primi settori a beneficiare di questa accelerazione, anche se "per molti versi, siamo ancora agli inizi della nostra capacità di esplorazione scientifica". Basti solo pensare - ha aggiunto - che "un bambino può risolvere problemi che non sono ancora stati risolti dall'intelligenza artificiale. E' chiaro che abbiamo ancora molta ricerca da fare".
Sono importanti anche le
ricadute
che l'IA potrà avere sull
'istruzione
: "Penso che l'IA
la trasformerà
" ma, ha rilevato "dobbiamo anche essere
consapevoli
di
sfide
e
rischi
". La conseguenza più importante, ha rilevato, è che "aprirà l'
opportunità
di sviluppare ulteriormente questa tecnologia a un
maggior numero di persone
brillanti e creative".
Si parte dall'infanzia e l'iniziativa AI Quest promossa da Google potrà "aiutare a rendere l'IA accessibile ai bambini fin da piccoli". Uno dei grandi problemi, secondo Matias, è "come assicurarsi che i bambini e gli studenti non vengano influenzati dall'IA nel loro modo di pensare". E' questa, ha osservato, una delle nuove domande alle quali bisognerà rispondere. Intanto in Gahana, in una scuola di Accra, si sta sperimentando un sistema di valutazione basato sull'IA che offre feedback giornalieri agli studenti e che permette agli insegnanti di poter dedicare più tempo alla didattica.
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