Firmato l'accordo italiano per i computer quantistici del futuro

Una nuova generazione di computer quantistici più r esistenti agli errori , più facili da gestire e più efficienti : è l'obiettivo dell'accordo tutto italiano firmato tra due delle principali realtà nazionali attive nello sviluppo dei computer quantistici a superconduttori, la tecnologia considerata ad oggi come la più promettente. A siglarlo sono l'azienda Planckian , spin-off congiunto dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore , e il centro QTLab dell'Università Federico II di Napoli, dove è stato progettato ed è attualmente in funzione il più potente computer quantistico a superconduttori italiano.

Una delle principali sfide per rendere i computer quantistici più potenti è la scalabilità, ovvero riuscire a passare dagli attuali pochi qubit, gli equivalenti quantistici dei classici bit, a sistemi con milioni di qubit . Nei dispositivi a superconduttori, che operano a temperature prossime allo zero assoluto, ogni qubit richiede 2-3 linee di controllo , e queste generano calore, errori e difficoltà in termini di costi , dimensioni e consumo energetico . Planckian sta affrontando questo problema sviluppando chip in cui più qubit condividono la stessa linea di controllo, migliorando così l'efficienza, e l'accordo prevede proprio il test di alcuni di questi dispositivi all'interno dell'Ateneo campano. L

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