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Giovedì 27 Novembre 2025
Il gatto domestico giunto in Europa dal Nord Africa 2000 anni fa
Il
gatto domestico
non è arrivato in Europa nel Neolitico con i primi agricoltori giunti dal Medio Oriente, ma è stato
introdotto
più tardi (
circa 2.000 anni fa
)
dal Nord Africa
e si è poi
diffuso
seguendo gli spostamenti dell'esercito dell'Impero romano. Lo dimostra l'
analisi
di
87 genom
i di gatti antichi e moderni, condotto da un team internazionale guidato dall'antropologo Claudio Ottoni e dal biologo Marco De Martino dell’Università di Roma Tor Vergata,
pubblicato
dalla rivista Science, che a questa ricerca ha dedicato la copertina.
Precedenti studi genetici avevano dimostrato che il
gatto selvatico africano (Felis lybica lybica)
, attualmente diffuso in Nord Africa e nel Vicino Oriente, è l'antenato dei gatti domestici. La sepoltura di un gatto insieme allo scheletro completo di un essere umano risalente al 7500 a.C. a Cipro ha portato all'ipotesi che i gatti fossero stati domesticati nel Levante, durante il Neolitico preceramico (9600-7000 a.C.). I gatti potrebbero aver svolto il ruolo di controllori di animali infestanti e parassiti attirati dalle raccolte di grano delle prime comunità agricole.
Una
visione più tradizionale
, basata su testimonianze iconografiche e funerarie risalenti al 2200 a.C. circa, indicava l'Egitto faraonico come luogo originario della domesticazione dei gatti. Tentativi di rendere i gatti domestici in Egitto potrebbero anche essere precedenti, nel periodo predinastico, intorno al 3700 a.C., come dimostra una sepoltura di due esemplari adulti e di quattro gattini nel sito di Hierakonpolis.
“I nostri risultati - commenta Ottoni - suggeriscono che la
diffusione dei gatti domestici
sia avvenuta
diversi millenni
dopo il Neolitico
, e probabilmente
dal Nord Africa
piuttosto che dal Levante. Le civiltà mediterranee durante il I millennio a.C. furono probabilmente i principali responsabili dello spostamento di F. l. lybica, che coinvolse almeno due popolazioni geneticamente distinte di origine nordafricana. Una popolazione - prosegue - comprendeva probabilmente
gatti selvatici dell'Africa nord-occidentale
che furono introdotti in
Sardegna
e fondarono le attuali popolazioni di gatto selvatico sull'isola. La seconda popolazione, che si è diffusa durante il periodo romano imperiale, contribuì al patrimonio genetico dei
gatti domestici moderni europei
”.
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