
Per la prima volta, è stato intravisto un
sistema formato da tre buchi neri
, legati insieme in una danza complessa simile a quella che compiono Terra e Luna girando l'una intorno all'altra e contemporaneamente intorno al Sole: la presenza del
terzo
, che
rimane per ora nascosto
, è stata
dedotta
sulla base delle
onde gravitazionali
individuate nel
2019
fa dal rilevatore americano Ligo e prodotte dalla
fusione
degli altri due buchi neri e
ora rianalizzate ne
llo studio guidato dall'Accademia Cinese delle Scienze e
pubblicato
sul The Astrophysical Journal Letters.
Nel 2019 sono state captate delle onde gravitazionali, cioè distorsioni dello spazio-tempo provocate da violenti eventi cosmici, causate dall'unione di due buchi neri rispettivamente di massa pari a
23
e
2,6
masse solari
. Questa importante differenza nelle masse dei due oggetti ha sorpreso gli astronomi, ma ora i ricercatori guidati da Shu-Cheng Yang sostengono che questo
squilibrio
si possa spiegare con la presenza di un
terzo buco
nero supermassiccio
, di
almeno 100mila masse solari
, che avrebbe fornito la
spinta gravitazionale
necessaria a far collidere gli altri due.
Gli autori dello studio hanno elaborato delle
simulazioni
con i dati a disposizione,
identificando
così la
firma
caratteristica che confermerebbe la presenza del terzo buco nero. Andando poi a riesaminare i dati ottenuti dall'osservatorio Ligo, hanno scoperto che la firma è
effettivamente presente
.
"Questa è la prima scoperta a livello internazionale di
prove evidenti
della
presenza
di un
terzo oggetto
in un evento di
fusione di due buchi neri
", afferma Wen-Biao Han, tra gli autori dello studio. Il sistema triplo, dunque, si sarebbe ora trasformato in uno binario più classico e, secondo i ricercatori, il nuovo buco nero originatosi in seguito alla fusione continuerà probabilmente a girare intorno al suo colossale partner per miliardi di anni, prima di essere infine inghiottito.
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